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Il Bif&st 2024, il festival del cinema barese, dedicato quest’anno ai due grandi registi Giuliano Montaldo e Paolo Taviani, ieri sera, al Teatro Petruzzelli ha salutato il pubblico che lo ha seguito con grande affetto e interesse, sin dal giorno dell’apertura, lo scorso 16 Marzo.

La grande ed elegante rassegna cinematografica, l’unica a svolgersi nei grandi teatri della città : dal Petruzzelli al Margherita , dal Piccinni al Kursaal , ha dato l’arrivederci all’anno prossimo.

Una serata ricca di emozioni a partire dal momento delle premiazioni fino ad arrivare fino al film anteprima Gloria!, proiettato subito.

Cominciamo dai premi.

La giuria del pubblico, a numero chiuso, composta da 24 persone selezionate fra i cittadini sulla base dei CV a insindacabile giudizio della direzione del Bif&st (nella persona di Angela Saponaro, “grande” collaboratrice del direttore artistico, come lui stesso ha precisato) ha assegnato i seguenti premi.

Per primo il premio Vittorio Gassman, come migliore attore protagonista a Pierfrancesco Favino, impossibilitato a partecipare e collegatosi in video.

E poi: Menzione speciale alla fotografia al direttore della fotografia Duccio Cimatti è stato assegnato il premio Giuseppe Rotunno per il film Zamora di Neri Marcorè: per aver illuminato gli anni ’60 con una luce e una fotografia realizzata con grande perizia tecnica e con il coraggio della poesia.

Premio Giuliano Montaldo  (consegnato dal nipote del grande regista Giuliano Montaldo molto amico del Festival barese alla miglior regia a Daniela Porto e Cristiano Bortone  per il film Il mio posto è qui. Per aver raccontato con forza semplicità e rispetto una storia esemplare di emancipazione e lotta al pregiudizio in un luogo e in un tempo apparentemente lontani. Cristiano e Daniela coppia nella vita e già felici genitori di una bimba, hanno detto” questo premio ha suggellato e confermato la nostra unione”.

E sempre per lo stesso film:

Premio Mariangela Melato per il Cinema miglior attrice protagonista a Ludovica Martino. Per aver illuminato l’intero film e aver interpretato con credibilità ed emozione la figura di una donna che contro ogni possibilità riesce a prendere in mano la sua vita.

Sul palco del Petruzzelli, l’attrice, con tanto di spacco e autoreggente (non proprio come una donna calabrese di quei tempi, ha fatto notare qualcuno!) ha descritto tutto l’entusiasmo nell’interpretare questo personaggio e soprattutto la difficoltà nel dover parlare in dialetto calabrese, essendo lei romana, ricevendo però tutto l’ aiuto di Marco Leonardi l’attore protagonista maschile di origine calabrese.

Il premio è stato consegnato da Anna Melato , sorella di Mariangela e anch’essa attrice, che ha ringraziato Felice Laudadio per averle dato la possibilità di conoscere grazie al Festival la nostra splendida Bari con gli altrettanto splendidi baresi.

Premio Gabriele Ferzetti miglior attore protagonista ad Antonio Folletto (SottoCoperta di Simona Cocozza) per aver interpretato con delicatezza e credibilità il protagonista di una favola moderna, che vive in un mondo che aspetta solo di prendere il volo.

Chiamato sul palco il simpatico attore Fabio Ferzetti ha raccontato di quando e come ha ricevuto la notizia della vincita del premio – “ ero sul volo, in procinto di partire, quando ho ricevuto la telefonata di Felice Laudadio, che mi ha detto di scendere immediatamente, per venire a ritirare il premio. Sono andato di corsa dall’hostess per chiedere di farmi scendere questa, dapprima incredula, dietro l’applauso dei passeggeri , mi ha fatto uscire dall’aereo e ho raggiunto frettolosamente il Petruzzelli”.

Ferzetti ha ricevuto il premio, ringraziando le due giovani registe, volitive e determinate che hanno voluto a tutti costi il film da lui interpretato, dimostrando di come tutto si può fare quando uno crede in sé stesso.

E dopo questi entusiastici momenti di gioia e festeggiamenti, l’annuncio di Felice Laudadio.

L’ideatore e direttore del Bif&st, il Bari International Film&Tv di Bari , nella serata conclusiva della quindicesima edizione della Kermesse cinematografica, ha annunciato le sue  dimissioni. Felice Laudadio lascia dopo sedici anni.

«Ho accettato di dirigere un altro evento internazionale da me ideato e, invitato dalle figlie, di far parte del comitato scientifico per le  celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri». Era nell’aria, anche a causa dei rapporti con la Regione deterioratisi nell’ultimo anno. «Esco di scena ma lascio un Bif&st in un ottimo stato di salute». 

Il futuro? «Il prossimo direttore – dice Laudadio – dovrà necessariamente essere prescelto da chi ha alle spalle esperienze di direttore di manifestazioni internazionali di prestigio. A lui consiglio di pretendere garanzie scritte sui tempi e garanzie di finanziamento almeno 11 mesi prima cosa che a me negli ultimi 5 anni non sono state concesse. Ho ricevuto moltissimo da questa esperienza e da questa città».

E così lasciando l’amaro in bocca al pubblico a lui più affezionato è uscito di scena con alle spalle la foto con lui e Andrea Camilleri, foto scattata nel 2014

sul palco del Petruzzelli, durante l’edizione del Festival del 2014.

Ed emozione su emozione finalmente il film tanto atteso: Gloria!

Sono intervenute le due  attrici, Galatea Bellugi, affiancata da Carlotta Gamba entrambe 26enni e la regista Margherita Vicario. Tutte giovani ma brave, sicure di loro e soprattutto padrone del palcoscenico.
“Un’esperienza travolgente” -hanno detto le attrici- “ siamo un gruppo nel film e lo siamo diventati nella vita”.

Il film che uscirà nelle sale l’11 aprile è stato presentato al Festival del Cinema di Berlino e a dire del produttore e stato accolto a Berlino da 15 minuti di applausi sui titoli di coda.

Un film travolgente , un esempio di cinema innovativo e vitale, che porta avanti con allegria e musica trascinanti le sue giuste istanze femminili e femministe.
Gloria! è ambientato in un istituto femminile nei dintorni di Venezia, nell’anno 1800, quando non era concesso alle donne di mostrare i propri talenti.

Racconta la storia di Teresa, una giovane da una dote musicale innovativa, che, insieme a un gruppetto di straordinarie musiciste e ad una “nuova macchina musicale”, il pianoforte, giunto per caso all’antico e decrepito collegio scavalca i secoli, inventando una musica ribelle, leggera e moderna che porterà le cinque giovani musiciste verso la libertà.

Nel film, oltre le due attrici citate ci sono Veronica Lucchesi (meglio nota come La Rappresentante di Lista), Maria Vittoria Dallasta e Sara Mafodda, con Paolo Rossi, Elio di Elio e le storie tese.

Un film dalle immagini straordinarie ma soprattutto animato da una musica formidabile che ne fa da sottofondo dall’inizio alla fine, musica scritta dalla stessa regista.

Il film si conclude con la dedica a tutte quelle giovani donne che rinchiuse in quei vecchi conventi hanno prodotto musica , forse anche capolavori, che dati i divieti dell’epoca, non sono mai usciti da quelle mura.

Gloria! Dedicato a tutte le compositrici che come fiori messi a seccare sono rimaste nascoste tra le pagine della storia.

foto di Raffaella Fasano (riproduzione riservata)

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.