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Una tonnellata di blues, tanto jazz e un quintale di influenze raccolte in tutto il Mediterraneo. James Senese sale in cattedra a Polignano, nell’atrio del Museo Pascali (per la rassegna Ad Libitum, con la direzione artistica di Maurizio Pellegrini) e impartisce una lezione di musica. Lo fa con una compagnia di tutto rispetto, i Napoli Centrale: Fredy Malfi alla batteria, Rino Calabritto al basso e Alessio Busanca alle tastiere. Polignano è l’unica tappa pugliese per l’ex sassofonista di Pino Daniele. L’album “Stiamo cercando il mondo”, che promuove in tournée, è il ventunesimo del celebre musicista, fra i fondatori del blues mediterraneo. Sprizza maturità e il pubblico di Polignano mostra di saperla apprezzare.
Senese dà l’impressione di aver fermato il tempo: pare proprio non avere sul groppone 78 anni e quando intona “Campagna”, sembra averne sì e no la metà. Il suo sax tenore regala al pubblico emozioni forti e, nel contempo, scariche di adrenalina a raffica. Le tastiere di Busanca incantano gli spettatori così come la padronanza del celebre Fredy Malfi. Il blues mediterraneo è condito da una presenza autorevole e costante: quella del basso di Rino Calabritto.
L’entusiasmo si trasforma in visibilio nel momento in cui James “ordina” di suonare la celebre “Chi tene ‘o mare” di Pino Daniele, pezzo capace di toccare le corde dell’anima. Una serata di musica vera.

AD LIBITUM
La nona edizione della rassegna Ad Libitum continua a Polignano con concerti e spettacoli fino alla fine di agosto.

Redazione

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