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A 44 anni è uno dei disk jokey più famosi d’Italia, ma anche uno dei più quotati produttori musicali dell’intera penisola, forte di collaborazioni con personaggio quali dj Molella, Marco Ferradini, i Gemelli Diversi e tanti altri. Nel mondo delle discoteche lo conoscono come Lancinhouse, il dj che fino a qualche anno fa ha legato la sua carriera alla mitica discoteca Numberone di Corte Franca e che oggi è chiamato in tutta Europa a movimentare le serate nei locali più trendy.
Ad Adro, dove è nato, lo conoscono semplicemente come Claudio e pochi usano il suo cognome, Lancini, che è uno dei più diffusi nella cittadina franciacortina. “sono sempre stato in paese senza scegliere di vivere nelle grandi città- spiega- e anche se per anni ho abitato con la mia famiglia in provincia di Bergamo, mi sento un adrense. Da ragazzo ho suonato alle feste di tanti coetanei, poi sono stato in compagnia dei loro figli in discoteca la domenica pomeriggio e sono cresciuto artisticamente al Number One, che da Adro dista poche centinaia di metri. Per questo tutti mi conoscono per nome, così come io conosco loro”. Se nella cittadina natale Claudio Lancini è uno del paese, quando entra in una discoteca oppure in un locale frequentato dai giovani, le teste si voltano e fioccano le richieste di autografi. “Ogni volta sentirmi chiedere di scattare una fotografia oppure richiedere un autografo mi emoziona profondamente- spiega dj Lancinhouse- nemmeno io, a volte, ci credo al fatto che i giovani mi vogliano così tanto bene”. La musica che l’adrense suona è l’hardcore, che proprio lui ha portato in Italia dall’Olanda.
Si tratta di un genere scatenato, che propone molte battute al minuto e che per essere passato sui piatti richiede una grande perizia tecnica. “Ho importato la hardcore nella nostra nazione negli anni 90. E’ nata dalla trance e dalla techno- spiega- inizialmente era ballata nel Nord Europa e specie in Olanda, dove mi sono recato più volte per capire di genere musicale si trattasse e per comprare i dischi, da noi introvabili”. Da allora dj Lancinhouse ha fatto tanta strada, diventando oltre che l’idolo dei giovanissimi, un noto produttore discografico insieme al socio Valerio Ggaffurini, con cui ha fondato la XTR, che propone al pubblico sia musica da discoteca, sia rock, sia italiana: liscio compreso. “Adoro la musica in tutte le sue declinazioni-sottolinea Caludio Lancini- e per questo ho deciso di non limitare la mia casa di produzione alla hardcore. Nel suono ciò che conta è l’idea, è lei che porta al successo, non il genere”.
Nello studio di Adro i nomi noti non mancano mai: è facile incontrare artisti emergenti ma anche grandi della musica Italiana, come quando è stato registrato un remix di Vasco Rossi. Ma non solamente. Nello studio spesso si riuniscono i dj più amati dai giovani, che con Claudio collaborano ed hanno un’amicizia di vecchia data. Basti citare Lennie Dee e Mc Rage, due dei più famosi dj americani, che quando si trovano in Italia non mancano di passare da Lancini per un saluto. “Proprio qui, nello studio – conclude il disk jockey produttore, sono nate canzoni molto famose, conosciute e suonate in tutta Europa. Mi chiedo chi, passando fuori dallo studio, immagina quale è il lavoro che stiamo facendo”. Claudio Lancini da qualche anno, lasciato il Numberone, dove comunque torna di tempo in tampo, si muove in tuournè in Italia e all’estero. Presto suonerà sulla riviera Romagnola, ma anche in Franciacorta, dove si esibirà a Cologne e, ad aprile, nel locale che lo ha tenuto a battesimo. “I primi di aprile al Number ci sarà un grande evento con tanti dj italiani specializzati in Hardcore. Io sarò tra li roro”. Come sempre Lancinhouse è modesto. Sarà tra di loro, ma, senza ombra di dubbio sarà colui per cui masse di giovani si muoveranno.