Tempo di lettura: 3 minuti

"logoLa 59/a edizione del Festival di Berlino si apre oggi per concludersi il 14 febbraio ha un cuore diviso esattamente in due tra Usa e Germania. Tra i diciotto film in concorso cinque sono di produzione o coproduzione Usa, e altrettanti tedesca. Anche per gli otto lungometraggi fuori gara vale lo stesso discorso: ben la metà sono ancora a stelle e strisce mentre gli altri quattro fatti in casa. Lo stesso film d’apertura The International è emblematico di questo: regista tedesco (Tom Tykwer) e produzione ancora Usa-Germania. E l’Italia? Per noi ben poco se non la coproduzione con la Francia per il film di Francois Ozon ‘Ricky‘ e quella con Francia e Grecia per il film di Costa-Gavras ‘Eden is West’con Riccardo Scamarcio.

Insomma un pò di nazionalismo c’è e questo al di là delle polemiche sollevate dal direttore della Berlinale Dieter Kosslick, sulla qualità dei film italiani definiti da lui ‘culinarì. La giuria presieduta dall’attrice Tilda Swinton si ritroverà così a giudicare ben cinque produzioni o co-produzioni made in Usa e altrettante tedesche. Ed esattamente per gli Usa Happy tears di Mitchell Lichtenstein (Denti) con Demi Moore; My one and only di Richard Loncraine (Wimbledon) con Renee Zellweger e Kevin BaconThe messenger di Oren MovermanIn the electric mist (Francia-Usa) di Bertrand Tavernier con Tommy Lee Jones, e infine Rage (Regno-Unito-Usa), della regista inglese Sally Potter che racconta il mondo della moda di New York con Jude Law, Judi Dench, John Leguizamo, Steve Buscemi e Dianne Wiest.

Per la Germania troviamo Alle anderen di Maren Ade, Cherì di Stephens Frears prodotto con Regno Unito e Francia; Storm di Hans-Christian Schmid con Danimarca e Paesi Bassi; Mammoth con Svezia e Danimarca e Gigante con Argentina e Uruguay. Fuori concorso troviamo invece per gli Usa: La pantera rosa 2, la biopic musicale Notorius, The private lives of Pippa Lee di Rebecca Miller con cast all star (da Keanu Reeves a Monica Bellucci, passando per Robin Wright Penn), il melodrammatico The reader con Kate Winslet che ha già fatto incetta di nomination agli Oscar e il già citato thriller-bancario The international che aprirà il festival. Per la Germania, infine, fuori concorso The dust of time di Anghelopoulos insieme a Italia, Russia e Grecia, The reader insieme a Usa e il film collettivo e celebrativo Deutschland ’09.

"steve-martin"Al di la della pattuglia americana e tedesca sorprese e attese vengono da altri film europei come Bellamy di Claude Chabrol, poliziesco con tanto di commissario interpretato da Depardieu, c’è poi appunto Ricky di Francois Ozon prodotto da Eurowide in coproduzione con gli italiani di Teodora, con le fantastiche avventure di un bambino cui spuntano le ali. La Polonia fa scendere in campo Tatarak del premio Oscar Andrzej Wajda versione cinematografica di un dramma di Jaroslaw Iwaszkiewicz con protagonista Marta moglie di un dottore di mezza età che combatte contro ricordi di una vita e che improvvisamente riscopre il potere dell’amore.

Per il cinema asiatico un solo film in concorso: il cinese Forever enthralled di Chen Kaige, biopic di Mei Lanfang, la più grande star della lirica cinese. Comunque, in questa 59ma edizione che parte oggi, non mancheranno le star. Si va da Clive Owen a Kate Winslet, da Ralph Fiennes a Gael Garcia Bernal, da Steve Buscemi a Keanu Reeves, da Monica Bellucci a Michelle Pfeiffer, da Renee Zellweger a Demi Moore, da Steve Martin a David Carradine.

Info: www.berlinale.de

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.