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Un testo fra narrazioni e immagini di una Puglia inedita, un libro fotografico che racconta le realtà virtuose e sostenibili della Puglia, i volti e le storie di chi ama e preserva il territorio. Ecco “Bioumanesimo di Puglia”, presentato oggi in conferenza stampa, presso la presidenza della Regione Puglia, con l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, il direttore della comunicazione istituzionale Rocco De Franchi e le autrici del libro Melania Petriello e Chiara Pasqualini.

Diversi i temi e le realtà raccontate nel volume, dall’antica pratica tutta ecosostenibile di lavorazione del giunco, tipica del Capo di Leuca, alla rigenerazione urbana del quartiere Paradiso di Brindisi grazie anche al contributo della street art, passando per una cooperativa agricola che pratica l’aridocoltura, per risparmiare risorse idriche e abbattere il consumo di plastica delle canalette, fino alla rigenerazione in chiave di turismo sostenibile dei boschi e delle antiche quercete. Un libro che è allo stesso tempo un affresco della Puglia, un mosaico di volti e storie che spesso non balzano agli onori delle cronache ma che sono un simbolo di lavoro laborioso e silenzio per il bene del territorio pugliese.

Il progetto è nato da un’idea di Anna Grazia Maraschio, in collaborazione con l’autrice Melania Petriello e con la fotografa Chiara Pasqualini, un’iniziativa che rientra tra le azioni ed interventi programmati nell’ambito del Palinsesto unico e promozione del territorio e delle sue eccellenze, realizzato da Regione Puglia, Comunicazione Istituzionale e Teatro Pubblico Pugliese a valere su fondi Por Puglia Fesr-Fse 2014/2020 – Asse VI azione 6.8

“Questo progetto – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio – nasce per far emergere i mondi nascosti di questa Regione, le storie minime in cui risiede la potenza dei temi universali, i volti delle donne e degli uomini in grado di insegnare l’amore per il lavoro e la propria terra, i luoghi che resistono e che si trasformano ma sempre rispettando gli ecosistemi, il paesaggio, le relazioni sociali. Un affresco di “bioumanesimo di Puglia”, un termine che ho coniato per questo progetto, dove natura e uomo sono uniti in una simbiosi d’amore. C’è un filo conduttore che unisce le storie di questo libro. I protagonisti sono tutte persone che conoscono a fondo il territorio e per questo lo preservano, ne conoscono le fragilità e il potenziale di valorizzazione, che è al tempo stesso simbolo di economia circolare, tutela delle aree protette, rigenerazioni di luoghi degradati. Ecco, quindi, un parco preservato da chi lo vive, delle campagne desertificate e rese fertili da un gruppo di ragazzi pugliesi di ritorno dal Nord, una pianta umile e dimenticata, come il giunco, che se modellata nelle giuste mani può diventare un prodotto in grado di varcare i confini del mondo. Un altro elemento che questo libro vuole premiare è la perseveranza. Noi pugliesi ce l’abbiamo nel dna questa caratteristica. Non si scorge solo nelle nostre bellezze paesaggistiche e architettoniche ma soprattutto negli occhi degli abitanti. Quella Puglia che vive al di là della cartolina. Perché la forza di questa terra è data dalle persone che la vivono e dalle storie sommerse che possono raccontare. Sono loro il miglior capitale su cui investire”. Sono le parole di Anna Grazia Maraschio, assessora all’ambiente.

“Bioumanesimo di Puglia – ha aggiunto il direttore della comunicazione istituzionale Rocco De Franchi – è un bellissimo progetto che la Regione Puglia, su intuizione dell’assessorato Ambiente, è riuscita a realizzare insieme al Teatro Pubblico Pugliese per ritrovare una diversa narrazione della nostra terra. Una narrazione che si affranca dalla cornice del turismo spesso smodato che caratterizza molti luoghi nel nostro tempo e che vuole riscoprire quella che il poeta Franco Armino definisce l’Italia minore. Una Puglia minore, quindi, non perché meno importante o più lontana, ma anche e soprattutto perché è un insieme di mete che vanno ricercate, costruite, coltivate e manutenute. Il rispetto dell’ambiente e della biodiversità e del creato, come direbbe Papa Francesco, si coniugano con una nuova narrazione del turismo che tocca sempre più le persone, le esperienze, le emozioni. Ecco perché è un bioumanesimo. Abbiamo raccontato un pezzo di Puglia attraverso storie vere di uomini e di donne, giovani e anziane, che riescono a fare della Puglia un progetto di vita oltre che un luogo da vivere”.

Le autrici di “Bioumanesimo di Puglia” sono Melania Petriello, giornalista e autrice tv Mediaset (autrice anche a La7 dove ha firmato il programma L’Aria che tira, con Myrta Merlino), e Chiara Pasqualini, fotografa che collabora con numerosi enti e istituzioni, tra cui il Premio Strega, Museo del Maxxi, Salone del Libro di Torino.

“Un racconto nuovo, fatto di terre, donne e uomini. Storie e memorie preziose, di legami e comunità. È un viaggio dentro la relazione profonda e feconda tra le persone e l’ambiente che abitano. Un omaggio alla dignità del lavoro, alla forza di una visione, alla sostanza dei desideri. Ci hanno guidato l’entusiasmo e la pervicacia delle persone incontrate, la generosità dei luoghi, l’ascolto e l’accoglienza come pratiche di conoscenza e ricchezza. È il primo capitolo di una mappa inedita che vuole scoprire questa Regione attraverso i volti e le braccia operose, le idee potenti, la sfida della salvezza dell’ambiente”, ha spiegato Melania Petriello.

“Questo viaggio in Puglia, è stata forse una delle massime espressioni dello stato di eterna sorpresa che la fotografia può provocare e che, a distanza di tempo, è ancora vivido. Ai nostri occhi si rivelato un umanesimo fatto di storie incredibili e nascoste, potentissime, tanto da essere capaci di ricalibrare gli equilibri delle persone che ascoltano e farle tornare ad una nuova, eppure antichissima, concezione di vita”, ha dichiarato la fotografa Chiara Pasqualini.

“Il volume sul “Bioumanesimo” è un prezioso volume che illustra la bellezza della Puglia – ha commentato a margine della conferenza Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese – e riunisce storie e immagini molto suggestive che raccontano la nostra regione dalla prospettiva della sostenibilità, quindi storie che guardano al futuro. Abbiamo fortemente sostenuto questo volume nella convinzione che la Puglia possa svilupparsi nell’ottica di una sostenibilità sociale e culturale per un territorio sempre più vicino alle esigenze ambientali del XXI secolo”.

Redazione

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