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Grande successo per la settima edizione del Premio “Giuseppe Fasano” – Grottaglie Città delle Ceramiche svoltasi pochi giorni fa nella bellissima cornice del Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi.

Il premio, dedicato al noto artista grottagliese della ceramica Nicola Fasano (padre dell’organizzatore Giuseppe), anno dopo anno trova nel dinamico promotore e organizzatore grottagliese un autentico “vulcano”, colui che sa mettere in evidenza le peculiarità di un’azione artistico-culturale iniziata dal padre Nicola e portata avanti dai diretti discendenti. La famiglia Fasano, ricordiamo, si tramanda l’arte della lavorazione della ceramica dal 1620.

Chi ha conosciuto in vita Nicola Fasano ne parla come di un artista vero, autentico figlio grottagliese, e vero maestro su un duplice fronte. Il primo è stato quello della trasmissione dell’arte ceramica ai figli e ad altri ceramisti, ma ha anche voluto e saputo dialogare con migliaia di studenti, non soltanto grottagliesi ma di tutta la provincia ionica, che chiedevano di visitare il suo laboratorio, di conoscere dalla sua voce e di vedere plasmare con le sue mani l’amorfa argilla che, magicamente, acquistava forme e figure di grande fascino.

Chi lo ha conosciuto nel suo storico laboratorio, oggi ritorna volentieri, non soltanto perché il figlio Giuseppe è il degno continuatore della tradizione ceramistica dei Fasano, ma anche per quel clima di grande raccoglimento che il sito offre. Guardando i forni e i resti archeologici di una zona che sfida i secoli, sembra ancora aleggiare la figura ieratica, ma nel senso più semplice dell’espressione di Nicola Fasano.

L’edizione 2023 ha visto come scenario l’incantevole Castello Dentice di Frasso a San Vito Dei Normanni, in provincia di Brindisi. Unico in Puglia ad essere ancora abitato dalla famiglia d’origine, il castello è ubicato al centro del paese del brindisino. La residenza vanta circa 20 stanze tutte arredate con mobili autentici d’epoca, pavimenti antichi, mobili d’epoca, fotografie, trofei di caccia che arredano ogni angolo del castello rendendolo unico. Il castello dispone anche di un giardino con alberi secolari.

La scelta della location da parte dell’organizzazione del Premio non è stata casuale ma dettata anche dalla lunga amicizia che lega Giuseppe Fasano ai padroni di casa, il principe Giuliano Dentice di Frasso e la consorte, principessa Fabrizia Favia.

Per il resto dobbiamo aggiungere che quest’anno, oltre alla attesa “laudatio” del professore Francesco Lenoci (docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente onorario dell’Associazione Pugliesi a Milano) dal titolo “Pace e giustizia e bellezza e arte” ha destato grande interesse e sorpresa la presenza dell’artista tarantina Mietta che ha regalato al pubblico il brano “Dio fa qualcosa” tratto dal cartone “Il Gobbo di Notre-Dame”.

E’ seguita la presentazione del libro di recente pubblicazione “Giuseppe Fasano. Fatto d’argilla (l’uomo e l’artista della ceramica)” scritto dalla professoressa Sara Didonna, docente di materie letterarie e creatrice di lavori artistici. Il libro contiene molti aneddoti della vita del ceramista grottagliese e organizzatore del premio. La tavola rotonda ha visto la presenza dell’autore, della prof.ssa Sara Didonna, che ha curato l’edizione, e della prof.ssa Marilena Lucente, scrittrice, giornalista e docente di lettere, che ha moderato l’incontro.

Tra i premiati, accolti dall’organizzatore Giuseppe Fasano e dai padroni di casa, personaggi che a livello nazionale ed internazionale stanno scrivendo una importante pagina della nostra storia, rappresentanti del mondo della cultura, dell’imprenditoria, dello spettacolo e della sanità.

Sono saliti sul palco l’avvocato tarantino Alessandro Saracino, il cegliese Donato Valente della Fondazione Fiera di Milano, il direttore de la Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, l’imprenditore laertinoSalvatore Colacicco, la scenografa Fulvia De Nicolò e la giornalista di Mediaset Maria Luisa Sgobba. Inoltre sono stati consegnati riconoscimenti all’attore Massimo Cimaglia, alla giornalista Lilli D’Amicis e alla dirigente scolastica Antonella Demola.

Nel corso dell’evento la stilista Angela Fanigliulo ha presentato alcune creazioni della sua casa di moda ‘Fany Atelier’ considerata ormai un punto fermo nella moda sposa e di cerimonia in ambito nazionale e internazionale.

Tutti i premiati hanno ricevuto in dono un prezioso manufatto in ceramica decorata del maestro Giuseppe Fasano.

La serata è stata condotta dalla conduttrice di Telenorba, Alina Liccione. L’organizzazione dell’evento è stata affidata alla giornalista Titty Battista.

Testo di Titty Battista e foto di Francesco Marinaro (riproduzione riservata)

Redazione

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