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«Malgrado gli sforzi, non riesco proprio a togliermi dalla mente la bambina. L’intero episodio continua a ripetersi nella mia testa come in una sequenza inarrestabile, ma ogni volta che il ciclo ricomincia, un particolare sfuma, un altro è acquisito o accorpato. Durante le ore piccole della notte, il ricordo diventa così elusivo e amorfo che l’unica cosa che rimane lampante è il suo sguardo».

Una proprietà che nasconde un macabro segreto viene messa in vendita. Due uomini vengono uccisi in pieno giorno. Niente è come sembra. De Angelis, un imperscrutabile uomo del nord, è in viaggio verso una piccola città nell’entroterra siciliano per negoziare una transazione immobiliare. Lungo il tragitto, il treno su cui si trova si guasta misteriosamente, costringendolo a spendere la notte in uno squallido scalo ferroviario. Quello che segue è una rete di eventi inquietanti, da prostituzione minorile a omicidi spudorati, che portano alla fine improvvisa del suo affare. Ma De Angelis è imperterrito e intenzionato a scoprire cosa è andato storto nella sua transazione e si imbarca, così, in una indagine avventata. Una svolta inaspettata di eventi, però, lo fa precipitare in una profonda crisi.

BIOGRAFIA

Guglielmo D’Izzia è un attore e scrittore, originario della Sicilia. È apparso in produzioni televisive italiane e internazionali, tra cui rinomate fiction come Distretto di Polizia, Hannibal e Warehouse 13; ha partecipato al doppiaggio italiano di film e serie straniere come Armageddon e Beverly Hills 90210; e ha interpretato una varietà di ruoli in numerosi spettacoli teatrali tra i quali spicca l’Amadeus di Peter Shaffer, prodotto e interpretato da Luca Barbareschi e diretto da Roman Polanski. Ha esordito con The Transaction, pubblicato da Guernica Editions, che gli ha valso il prestigioso riconoscimento del 2021 Crime Writers of Canada Awards of Excellence come miglior debutto.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.