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"farmaco"FARMACO PER L’EPILESSIA POTREBBE INVERTIRE LE PRIME FASI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER.
Un popolare farmaco per l’epilessia secondo la recente scoperta di un pool di scienziati inglesi, può invertire la fase iniziale della malattia di Alzheimer.  "Il trattamento con acido valproico ferma ulteriori danni al cervello e migliora la memoria", questo è quanto dimostrato da una serie di esperimenti sui topi che hanno riscosso un tale successo che i ricercatori sono passati a sperimentare il farmaco su pazienti affetti dall’Alzheimer. L’acido valproico blocca la produzione di proteine, o placche, che intasano il cervello causando quegli effetti nefasti che vanno sotto il nome di morbo di Alzheimer.
La malattia colpisce già circa 500.000 britannici, numero destinato a raddoppiare nei prossimmi anni, dunque il bisogno di nuove terapie si fa pressante. Il farmaco attualmente può arrestere la progressione della malattia se presa all’inizio del suo decorso, non ha efficacia però su tutti gli effetti, soprattutto ne perde nel corso del tempo.
Inoltre, l’Acido valproico, usato per trattare la depressione maniacale e la schizofrenia nonché i blocchi epilettici, non è considerato dall’Istituto nazionale per la salute un farmaco inseribile nella lista dei farmaci forniti gratuitamente dal sistema nazionale sanitario, perciò non è accessibile a tutti.
Il professore Weihong Song, che ha guidato la ricerca presso la University of British Columbia a Vancouver, in Canada, ha dichiarato: "abbiamo trovato che, se abbiamo utilizzato valproico nelle prime fasi della malattia di Alzheimer, nei topi, ha ridotto la formazione della placca e in seguito ha impedito la morte delle cellule cerebrali. Il farmaco anche il miglioramento delle prestazioni nel test di memoria. Siamo molto entusiasti di questi risultati."
Ora non resta che attendere il risultato dei test sugli esseri umani.

LE BEFFE DELLA SCIENZA
La storia della scienza è piena di truffe, basta fare un pò di ricerche e si rimane stupiti dalla loro varietà e creatività. Eccone alcune.

"UOMO-SCIMMIA"PILTDOWN MAN
Nel 1912, l’avvocato e paleontologo dilettante Charles Dawson dichiara di aver trovato il Piltdown fossile, ovvero il cranio e la mandibola di un uomo-scimmia nel Sussex. Con grande entusiasmo si parlò del ritrovamento del proverbiale anello di congiunzione tra uomo e scimmia. Solo più di 40 anni più tardi, nel 1953, il fossile fu dichiarato falso. In realtà, il cranio, era stato costruito sovrapponendo un cranio umano medievale alla mandibola di un orango-Utan.

IL GIGANTE DI CARDIFF
A dieci piedi di profondità fu rinvenuto l’impietrito uomo in una piccola fattoria a Cardiff,  New York, nel mese di ottobre 1869. Il "Gigante di Cardiff" diventò una grande notizia e molti americani si recarono a vederla.
Nei primi mesi del 1870, si rivelò come un falso, una  creazione de newyorchese George Hull, che aveva pagato per interrare il gigante.

BERINGER IL FRAUDOLENTO DEI FOSSILI
Johann Beringer, medico, fu sorpreso dal ritrovamento di fossili a Würzburg, in Germania nel 1725, che raffigurato scene incredibili: uccelli, api, lumache, lucertole, e piante dalle forme più strane, rane e insetti in accoppiamento comete, lune e soli.  Si scoprì solo dopo che era stato vittima di un complotto elaborato dai suoi invidiosi colleghi che avevano piantato i fossili. Purtroppo, Beringer aveva superato ormai  pubblicato un libro per raccontare il mondo circa i fossili: Beringer, una volta realizzata la beffa, cercò di acquistare qualsiasi copia invenduta del suo libro.

L’ALBERO DI SPAGHETTI
Nel 1957, la BBC mostrò in una trasmissione televisiva un albero di spaghetti in Svizzera, mentre una famiglia era intenta a raccogliere la pasta dagli alberi. Non essendo molto esperti in pasta, gli inglesi furono molto colpiti dalla visione e dopo la visione del programma, centinaia di persone telefonarano chiedendo in che modo essi potesserp piantare un proprio albero in giardino. Era l’ 1 aprile, pessimo giorno per essere seri.

IL SEGRETO DELL’IMMORTALITA’
Johann Heinrich Cohausen, medico del 18°, scrisse un trattato sul prolungamento della vita, il Diritto Hermippus redivivus. Tra gli altri segreti della longevità, affermava che la vita poteva essere prolungata adottando un elisir prodotto dalla raccoltra del soffio delle giovani donne in bottiglie.  In realtà, Cohausen ammise, nelle ultime pagine del lavoro, che si trattava di satira, in modo che qualsiasi lettore ingenuo non sarebbe stato ingannato per troppo tempo.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.