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È stato un bilancio più che soddisfacente quello tracciato da Vito Antonio Loprieno, presidente della cooperativa Edizioni Radici Future, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Bari, nella Libreria Liberrima, alla presenza dell’assessora alla cultura del Comune di Bari Ines Pierucci e degli autori della casa editrice.

<<Il 2023 è stato segnato da tanti successi di vendita e diversi titoli premiati a livello nazionale – ha dichiarato Loprieno – Un risultato che sottolinea la qualità dei volumi proposti che vanno dalla saggistica alla narrativa: da quello di Franco Chiarello sulla figura di Franco Cassano, al libro su Enrico Berlinguer, dal libro che racconta i fatti del 1943 a quello di Alfredo De Giovanni sugli alberi. E poi i titoli premiati: PPP – Pasolini Prima di Pasolini di Trifone Gargano, Vis a Vis di Antonio V. Gelormini, Ancora di “salvezza” di Benedetta Gelormini, Il mio nome è Futuro di Florisa Sciannamea e La strada dei pini d’inchiostro di Bianca Versienti>>.

Un incontro utile anche per parlare dei progetti del prossimo anno. Innanzitutto l’annuncio della nuova collana editoriale diretta da Marino Pagano e dedicata al viaggio attraverso i luoghi identitari del Sud intitolata I paesi dell’anima per approfondire le radici dei luoghi. E a seguire le prossime uscite: a febbraio Apluvia, il nuovo libro dell’attore e commediografo Dante Marmone, un viaggio a ritroso alla ricerca dell’acqua in Puglia guardando ai rischi che il futuro potrebbe riservare nella contesa del bene più prezioso per la sopravvivenza del pianeta; Intelligenza Artificiale: Un Viaggio nel Cuore della Tecnologia del Futuro. Dal Principiante all’Esperto in un Baleno del giornalista Sergio Bellucci; a marzo la pubblicazione del libro scritto a quattro mani dal giornalista Antonio Gelormini e Giandomenico Vaccari, già sovrintendente del Teatro Petruzzelli di Bari e attualmente sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e direttore artistico del Teatro di Tradizione di Lecce, intitolato Giacomo Puccini – Dal Piccinni 1895 al Petruzzelli 2011 in occasione del centenario della sua morte avvenuta il 29 novembre 1924; e poi ancora il nuovo libro di Trifone Gargano su Pirandello, nell’anniversario del suo Nobel per la Letteratura, e intitolato Uno nessuno e centomila selfie; il libro che tratterà di ragazzi, opportunità e futuro della scrittrice Francesca Palumbo e della giornalista Annamaria Minunno, il nuovo libro di Alfredo De Giovanni basato sulla storia e la funzione della pietra e sulle radici isolane delle Puglia; e infine il volume che scriverà la giornalista Antonella Gaeta su Cecilia Mangini.

<<Il 2024 – ha continuato Loprieno – sarà anche l’anno del primo Festival di letteratura civile dell’Italia centro meridionale, “Un segno indelebile, parole per la libertà”, che partirà l’8 marzo e che tratterà i temi civili dalla Costituzione: in relazione alla letteratura per quanto riguarda il secondo titolo di Trifone Gargano che sviscererà gli autori che dalla metà dell’800 in poi hanno segnato i padri costituenti; e in relazione alle Parole Costituenti per quanto riguarda il libro che il prof. Roberto Voza scriverà insieme con altri docenti. Il Festival ha già raccolto il patrocinio del Comune di Bari. La specificità di questo festival ha una duplice valenza: prima di tutto come strumento per la promozione della lettura attraverso i temi civili, e poi in qualità di strumento di supporto per le scuole di ogni ordine e grado per quanto riguarda le ore di educazione civica>>.

<<A fine anno il bilancio della casa editrice Radici Future è il modo migliore per rendere onore alle pubblicazioni pugliesi e baresi che celebrano il grande valore della parola scritta – ha affermato l’assessora Ines Pierucci – Nei nuovi media, che non dobbiamo condannare, possiamo nutrirci velocemente di questi contenuti ma per approfondire è necessario leggere e avvicinarsi ai saperi come desiderio di riconoscersi, di osservazione della realtà da un punto di vista alternativo, con un doppio sguardo, chiaro e feroce sulla realtà, come quello di Pasolini o di Alda Merini, la poetessa che trovò nell’amore quell’energia rivoluzionaria che annienta le ombre e fa crollare le distanze tra gli esseri umani. La visione e la missione che abbiamo intrapreso da anni e che non ci stancheremo mai di portare avanti è quella di rendere i libri accessibili a tutti, portare avanti i temi della cultura e del civismo in ogni luogo, annullare ogni discriminazione tra lettori e non-lettori, aprirci al mondo senza dimenticare il territorio, le nostre radici”.

Redazione

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