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"Staneffetto"

Stavolta scendiamo un pò più giù, lasciamo le murge e dirigiamoci nel cuore del Salento. L’anima rock di Lsd ha scovato un nuovo gruppo nel panorama del rock nostrano, un gruppo che noi crediamo possa offrire un contributo notevole al genere. Si chiamano Staneffetto,  si sono foramti nel 2006 e provengono da  Montesano salentino, Ruffano, Taurisano e Castiglione, insomma pura penisola salentina; nel 2007 hanno pubblicato l’album "il volo". Autori di un sound originale e di testi in puro spirito rock, parlano della loro essenza, del loro "essere uomini" in questo sud che per la sua sensibilità più volte si distingue tra le anime del mondo. Oggi, con questa notra piccola intervista vogliamo conoscerne l’effetto…"Staneffetto

Bene, parliamo di voi: chi sono gli Straneffetto?

Gli STRANEFFETTO sono composti da cinque elementi: Roger Maglie (voce), Antonio Pappadà (basso), Andrea Micaletto (chitarra), Luigi Botrugno (piano, tastiere e synth), Antonio Bramato detto “Pio” (batteria).

Qual’è l’origine del vostro nome e qual’è stato l’effetto di questo straneffetto?

Gli STRANEFFETTO nascono nel 2007, dalla decennale amicizia tra Roger e Antonio, a cui, nel corso del tempo, si sono aggiunti gli altri membri del gruppo. Per la composizione dei brani, Roger e Antonio hanno avuto modo di riprendere alcune composizioni precedentemente realizzate, adattando sonorità Rock a suoni elettronici a loro volta uniti a melodie di stile classico (ascolta l’introduzione di “Gocce di luce” o parte centrale di “Anima”). In fase di registrazione, riascoltando i brani avevamo una sensazione “strana”, non riuscivamo a collocarci musicalmente in un genere e spesso ripetevamo “Il tutto fa un effetto strano”, da cui abbiamo poi tratto il nome per il gruppo. Avendo un repertorio di 14 brani, abbiamo optato di inserire solo 8 brani sul nostro cd “Il volo”. La scelta delle tracce è dovuta alla diversità di stile che ogni brano contiene, ad esempio un pezzo elettronico come “Per un istante” si differenzia in modo totale dalla ballata “In questa notte…”. Abbiamo così concentrato sul cd le nostre diverse anime musicali, legando il tutto con una voce calda e profonda.

Il vostro esempio e quelli di altri gruppi vostri predecessori raccontano dell’improvvisa emersione del rock salentino. Sapreste spiegarmi cosa lega il rock al Salento?

Non è facile trovare le radici e i legami tra il rock e il Salento. Ciò che ha reso possibile la scena attuale è la passione che ha unito un’intera generazione nella musica. Gli anni ’90, in particolare, grazie alla presenza dei centri sociali, sono stati un’ottima fucina di giovani talenti, che si sono potuti esprimere liberamente creando i presupposti alla ribalta nazionale del rock targato salento.

Come nascono le vostre canzoni e quali temi vi portano sulla strada dell’ispirazione?

 La musica è un ottimo viatico, un linguaggio universale, in cui ognuno può riversare un pezzo di sé stesso. L’ispirazione che ci unisce nella realizzazione dei pezzi è la sintesi delle nostre emozioni, sentimenti, del bagaglio culturale che è di ciascuno, insomma del nostro essere uomini.

Gli Straneffetto hanno vinto la tappa regionale del Music Village Bari. Questo dimostra, oltre il vostro evidente talento, anche una certa propensione verso il live. Cosa vi spinge a dare di più quando vi esibite dal vivo? E in quali altre occasioni potremmo vedervi prossimamente?

Il palco è la sede naturale del rock. L’adrenalina che trasmette il pubblico, il fragore della massa che vive e percepisce insieme a noi le nostre emozioni, il feeling tra la band e i fans sono il carburante ideale, il nostro nutrimento, che ci porta a dare il massimo ogni volta.

In alcune vostre canzoni, particolarmente in Verso nord e Mondo di plastica, accanto ad un sound originale che vi distingue, si rilevano (a mio parere) sonorità che ricordano i Litfiba prima maniera. Quali sono in realtà i gruppi che  hanno segnato la vostra educazione musicale? E cosa in definitiva caratterizza il vostro vero stile?

Il sound che ci contraddistingue affonda le sue radici nella “New Wave” anni 80. Si possono chiaramente percepire sonorità afferenti da esperienze come quelle dei Depeche Mode, Joy Division, The Cure, David Bowie e Bauhaus.

Se doveste con una canzone rappresentarvi, quale scegliereste tra le vostre?

Il pezzo che più ci rappresenta è sicuramente “Per un istante”, il giusto mix tra una melodia accattivante e la buona espressione della nostra tecnica.

Dove possiamo ascoltare un assaggio della vostra musica?

"Straneffetto"Il nostro gruppo è dotato di un myspace (www.myspace.com/straneffetto) dove è possibile ascoltare e scaricare i nostri brani.

Lsd ringrazia e raccomanda gli Staneffetto. Alla prossima…