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Si è trattata di una scommessa vinta, anche con fin troppa facilità. Noi che l’abbiamo seguita sin dalle sue prime esibizioni non nutrivamo alcun dubbio: adesso la stella è salita al suo posto nel firmamento e brilla più di chiunque.
Veronica Paci, 26 anni barese, ha toccato l’apice (per ora) della sua carriera con una straordinaria interpretazione nella "Casa di bambola" di Henrik Ibsen. Alla chiusura del sipario, l’Arenas di Brooklin è rimasto muto per alcuni secondi, prima di precipitare in uno scrosciante ed inarrestabile applauso: 44 minuti, e rose e fiori e acclamazioni per la splendida attrice. Per chi dei nostri lettori non conoscesse Veronica Pace -cosa non rara vista la marginalità a cui la cultura di massa ha relegato il teatro- ha esordito sul palcoscenico fin dall’età di otto anni con "Giro di vite" di Henry James, ha percorso una lunga ed impervia carriera nella quale, continuamente tentata dal cinema e dalla televisione (a cui ha opposto severi rifiuti), ha proseguito l’opera di perfezionamento di se stessa fino a giungere al culmine di ieri sera. Ora, il pubblico del teatro (e solo il pubblico teatrale) potrà soltanto aspettarsi una lunga stagione di delizie.
Veronica è un mito non soltanto per noi, la stessa stampa estera, in primis quella statunitense, si è pronunciata in maniera entusiastica a favore della splendida prova di ieri, mentre il celeberrimo settimanale specialistico (diretto dal noto critico teatrale Ermannne Lieseaux) "le mots du theatre parissiene" le dedicherà la prima pagina del prossimo numero (in uscita mercoledì) titolando il servizio a lei dedicato "Veronica Paci, le nouveau etoile du theatre mondiale".
Per parte nostra speriamo un giorno di poter riportare qualche sua parola sul nostro magazine (nato anch’esso a Bari), per quanto lei sia notoriamente schiva alle interviste (ne ha rilasciata soltanto una) né si avvalga dei comuni mezzi per diffondere la sua immagine; in ogni caso, al momento, tali vette ci sono precluse, ma con il vostro aiuto, forse un giorno potremmo realizzare questo nostro piccolo sogno. Intanto non ci resta che rimandarvi al suo prossimo successo sulla scena, al prossimo abbacinante bagliore della nuova stella del teatro mondiale.