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Si è svolto a Roma, lo scorso mercoledì’ 13 marzo, nella sala Zuccari del Senato della Repubblica, il convegno dal titolo “Energia Bene Comune”, su iniziativa del senatore Antonio Trevisi, e moderato da Roberta Lombardi.  Tra i relatori, Domenico Pecere, pugliese, Ambasciatore europeo per il Clima, che ha avuto l’opportunità di presentare il “Patto Europeo per il Clima” e le iniziative che la Direzione Generale Azione per il Clima – DG CLIMA, sta portando avanti attraverso il Patto e i suoi Ambasciatori sui territori. Presente anche la collega ambasciatrice Luciana Favaro, Presidente di Euclipa.IT – Associazione italiana del Patto per il Clima, che ha relazionato le attività svolte e i risultati raggiunti dall’associazione grazie al contributo

degli ambasciatori del patto aderenti, ma anche di tanti cittadini volenterosi che vogliono contribuire all’azione per il clima. Preciso nell’esposizione del documento sul Patto per il clima Domenico Pecere: “Se siamo qui a parlare di clima, lo dobbiamo all’Unione Europea che ha portato avanti un processo completamente differente rispetto alla visione politica che in passato adottava. Un processo che non ha la presunzione di risolvere il problema climatico dell’intero pianeta, anche perché gli abitanti dell’Unione Europea impattano sul clima a livello energetico, solo il 7 per cento. L’Unione Europea sa benissimo che con il suo 7 per cento non può risolvere il problema climatico mondiale, ma ha l’ambizione di essere il primo continente a intraprendere questo percorso verso le emissioni zero, e di farsi promotrice per coinvolgere gli altri paesi, gli altri continenti, ad intraprendere la stessa strada”. Un passaggio Pecere lo ha anche dedicato un preciso attenzione all’accordo di Parigi, sui cambiamenti climatici, mediante il quale, più di 190 paesi, hanno convenuto di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei due gradi in più rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 gradi. Una soluzione, secondo Pecere che è: assolutamente necessaria, per evitare conseguenze molto gravi”. Alla fine del suo intervento l’Ambasciatore europeo per il Clima Pecere ha posto la sua attenzione anche sul Patto Europeo per il Clima che, spiegando che: “fa parte della Direzione Generale per il Clima in Commissione Europea e vede la presenza di un organigramma molto nutrito, con un commissario, direttori generali, funzionari. Da qui nascono le direttive europee e le iniziative che portiamo avanti nei territori”. Il patto prevede quattro azioni da tempo messe in campo :la Climate Walk/Passeggiata climatica dove si discute e si divulgano tutte le tematiche ambientali legate ai cambiamenti climatici immersi nella natura; la Photo Story/Storia fotografica, dei workshop in cui i partecipanti utilizzano la fotografia per catturare e riflettere su questioni climatiche e soluzioni; il Peer Parliament/Parlamento inter pares, delle iniziative che gli Ambasciatori per il Patto per il Clima Europeo portano avanti sui territori, facilitando una discussione su come la transizione verso la neutralità climatica può funzionare nella pratica nella nostra vita quotidiana e su quali politiche dovrebbero essere messe in atto per incoraggiarci ad andare avanti; i Local Climate Action Group/Gruppo di azione locale per il clima, attività di gruppo che chiunque può proporre con il supporto degli Ambasciatori per il Clima, come ad esempio le comunità energetiche locali. Un punto finale ribadito da Pecere alla fine del suo intervento in cui ha dichiarato che: “Noi Ambasciatori del Patto Europeo per il Clima, siamo anche tenuti a monitorare, coinvolgere e motivare le amministrazioni comunali a redigere i piani di energia sostenibile e del clima, i PAESC”. Un patto con tutti i Sindaci legati a tre pilastri fondamentali: l’adattamento al cambiamento climatico, la mitigazione e la povertà energetica, vera e propria novità dei PAESC. Su questi punti tutti i comuni dovranno redigere una relazione su cosa intendono fare per ridurre la povertà energetica all’interno dei propri comuni.

Oreste Roberto Lanza

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.