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"Accanimento

Primo caso di applicazione del testamento biologico a Modena. Vincenza Santoro Galani, 70 anni, è morta l’altro giorno dopo aver rifiutato le cure come aveva esplicitamente richiesto nel suo testamento biologico. Il 9 maggio scorso, applicando una norma del 2004, il magistrato ha concesso il permesso di morire alla donna, nominando il marito amministratore di sostegno. La donna di Sassuolo (ma di origine foggiana) era affetta da sclerosi laterale amiotrofica, una malattia che non dà scampo.
I parenti hanno accolto la notizia con profonda tristezza, ma anche con altrettanta serenità, la serenità di chi riconosce nella fine delle atroci sofferenze altrui, non solo una liberazione ma un vero e proprio atto di rispetto per la dignità e l’umanità della persona cara.
Si attendono naturalmente reazioni da parte di coloro che, in nome di un imprecisato diritto alla vita, contestano da sempre questo semplice e volontario atto di dignità.

"Maroni"
UNO IN PIU’ – La schiera dei comici in politica si nutre di un nuovo elemento. Si chiama Roberto Maroni, e fa il ministro dell’Interno. Ha dichiarato: "Temo possa tornare in Italia un clima di violenza politica che ricorda gli opposti estremismi". Lo ha detto commentando gli ultimi episodi di cronaca come gli scontri avvenuti qualche giorno fa alla Sapienza di Roma. "Noi – ha spiegato il ministro, a Gerusalemme per il Forum internazionale sulla sicurezza – stiamo analizzando gli episodi, si tratta di primi segnali, da condannare al di là del colore, ma l’attenzione è massima". Ma l’apice della comicità è stata raggiunta quando ha affermato: "Non credo che ci sia un collegamento diretto tra gli episodi di violenza e quanto avviene nelle istituzioni" e nemmeno tra gli episodi di violenza razziale e una campagna elettorare incentrata sul "pericolo rom", sull’"islamofobia", sull’isteria landestinità -aggiungiamo noi gaudenti- .
Grazie Roberto per il tuo umorismo, anche se a qualcuno potrebbe venir in mente che non c’è un *azzo da ridere…

"Georges
 LEGALE SOROS A ROMA, ACCORDO IN VISTA?  – Joseph Tacopina, il legale italo-americano incaricato di definire un possibile accordo fra il miliardario di origine ungherese George Soros e la famiglia Sensi per la Roma, è nella Capitale. Il legale, fedelissimo di Soros, a quanto si è appreso, è giunto all’aeroporto di Fiumicino alle 5.50 con un volo di linea dell’Alitalia. Ad anticipare la notizia della missione a Roma di Tacopina era stato ieri il New York Post, secondo cui l’accordo sarebbe ‘questione di ore’. "Joe sta comprando la Roma con George Soros in qualità di maggiore investitore.
Tacopina sarà il presidente" della società giallorossa, afferma la fonte citata dal New York Post, precisando che "l’accordo sarà chiuso entro la fine della settimana". Intanto,  ci si chiede se il clima di allegria e "vivacità" (vedi Pigneto e Sapienza) , che si sta diffondendo nella capitale, sia dovuto all’arrivo dei capitali di Soros,  alla liberazione dalle grinfie degli strozzini di Capitalia e dalle lampade di Rosella Sensi o è soltanto e acora  l’effetto lungo della gioia indota dalla sconfitta delle sinistre.