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Mancano pochi giorni alla conclusione della Mostra “La bellezza delle donne”, inaugurata lunedì 11 Settembre presso  la Biblioteca comunale nel Palazzo della Cultura a Modugno. Autrice delle opere fotografiche Raffaella Fasano. L’esposizione, che terminerà lunedì 18, rientra nel programma culturale “Impressioni di Settembre” , programma patrocinato dall’Amministrazione locale nella persona dell’Assessore alla cultura Davide Tosca.  L’organizzazione è invece stata affidata all’associazione culturale Enjoy  the Time. Cinquantasette   scatti. Tutti raffiguranti la donna, nelle sue varie sfumature e sfaccettature e tutti di una bellezza vibrante.

Per saperne di più, passando tra una foto e l’altra, ho voluto fare quattro chiacchiere con la fotografa, giovanissima  ma con un bell’excursus ricco di premi e distinzioni di merito in vari concorsi. Nel 2012 una fotografia di Raffaella è stata scelta dalla nota rivista Vogue e pubblicata sulla copertina del sito ufficiale sezione Photo Vogue.

E non solo, fotografa di scena del cortometraggio Phantasma, ha ricevuto numerosi consensi in diversi film del settore nonché l’introduzione al film di un maestro dell’horror, Dario Argento. Nelle righe che seguono scopriamo qualcosa in più sulla mostra e su Raffaella Fasano, lasciandoci emozionare dalle sue fotografie.

Benvenuta su Lsd Raffaella! Come si inserisce  questa tua raccolta di foto tutte dedicate alla donna, in una rassegna dedicata al benessere e alla bellezza?

La mostra è nata dall’idea dell’Associazione Enjoy the Time che mi ha chiesto di creare un evento avente come tema la donna. Ho voluto rappresentare la bellezza femminile in modo diverso. Quando si parla di bellezza della donna si pensa sempre al fattore estetico. In realtà quando la donna cede all’idea che la bellezza possa donare la felicità si innesta in un meccanismo deludente e fallimentare. Il tempo può essere il nemico della bellezza estetica, ma non può scalfire la consapevolezza della donna del proprio io. Mi sono soffermata sull’essere unico di noi donne e della nostra capacità di  esprimere  una bellezza intima e interiore che non può semplicemente essere legata solo a canoni estetici, ma piuttosto alla particolarità che ognuno di noi esprime. Per esempio, la bellezza di una donna di spalle, di un manichino vestito con abiti succinti per il gusto corrente di un paese musulmano, o di una ragazza che sta affrontando una battaglia contro una malattia terribile. Anche in questi casi si può essere belli ed esprimere bellezza.

E’ proprio questo senso intimo e profondo che cerco di captare con le mie foto. Quando fotografo, tra me e la persona fotografata deve crearsi uno speciale feeling, che mi porta a cogliere di quella persona la bellezza che esprime. Spesso è un processo che porta a varie trasformazioni molto interessanti dal punto di vista artistico.

Ho letto che hai iniziato a fotografare quando eri ancora un bambina: ti ricordi come si è sviluppato il tuo interesse per la fotografia?

Ho iniziato a fotografare da bambina, in realtà non so esattamente perché, credo sia stata una “necessità naturale”, una passione nata spontaneamente. A13 anni ho vinto il mio primo concorso fotografico e da lì la partecipazione a mostre collettive, concorsi a livello internazionale. Nel 2006 una mia foto “Colore divino” è stata selezionata al concorso “Scatti Divini” della provincia di Firenze e poi tante altre rassegne che mi hanno dato soddisfazioni, facendo crescere e perfezionare questa passione.

 Qual è la foto alla quale sei più affezionata?

Non c’è! Ogni scatto è un pezzo del mio cuore, perché racconta tanto di me.

 I tuoi lavori nascono su commissione o su ispirazione?

Io fotografo in studio ma anche per strada o in una location concordata. Non ho una preferenza, trovo ispirazione dal racconto e da chi posa.

 Ogni realizzazione artistica, inevitabilmente ha un messaggio che vuole arrivare a chi guarda  legge o ascolta. I tuoi reportage cosa vogliono comunicare?

Il messaggio di ogni scatto è vario ma con un unico filo conduttore, la libertà di essere.

Dopo lo scatto modifichi le tue fotografie? che tipo di interventi fai?

Non sono contraria agli interventi di post produzione se servono a dare un racconto personale dell’immagine.

 Ho visto che in alcune situazioni  fotografi anche con lo smartphone? Cosa ne pensi di questo mezzo fotografico?

La fotografia si nutre di uno sguardo attento sul mondo, una emozione improvvisa che si sprigiona e che si può captare con  qualsiasi mezzo a nostra disposizione che sia una macchina o un cellulare . Occhi, cuore, testa, questi a mio parere sono gli ingredienti per uno scatto emozionante , a prescindere dal mezzo.

E così con un ultimo  sguardo  sulle donne di Raffaella, tutte con una dolcezza d’espressione e un grande senso estetico, concludiamo la chiacchierata,  ricordando che la mostra, organizzata dall’Associazione culturale Enjoy the time di Antonella Molinaro, Paola Formato, Giusy Grisorio e Donatella Muscillo, è visitabile fino al 18 Settembre, e si concluderà con un evento legato alla Skin care.

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.