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La troupe ha scelto proprio la piazzetta del centro storico e le botteghe artigiane che sono in via Piazza come location per alcune delle scene, folgorati dai nostri vicoli in pietra, dalle nostre persiane verdi e dall’autenticità della città.

E ora vi voglio raccontare un episodio curioso accaduto sul set. Mentre ci recavo al mare a Cala Sant’Andrea, nel centro storico, proprio lungo la via principale ho visto un certo trambusto, tipico di un set.

Incuriosita, naturalmente mi sono avvicinata. Da una parte macchinisti, macchinari, manovratori, monitor, macchine da presa, assistenti di scena, truccatori.

Non ho resistito, visto che la curiosità è uno dei motori del giornalismo, ad avvicinarmi, scorgendo l’attore principale Giuseppe Zeno, mentre da una porticina accanto alla bottega del restauratore del centro storico, abbiamo scorto l’altra attrice protagonista: Simona Cavallari. Nel ruolo di comparsa l’attrice pugliese Lia Cellamare.

Fra un ciak e l’altro Giuseppe Zeno ha letteralmente “rubato” un pezzettino di dolce ad un ragazzino del centro storico. Immagine poetica e semplicissima, mentre esprimeva il desiderio di un panzerotto e di una limonata fresca. Trovandomi veramente a un posso gli ho chiesto se stesse scherzando e lui simpaticamente con aria di sfida mi ha detto che non scherzava affatto.

Cogliendo quindi l’occasione ho chiesto la complicità ad Antonio Francese dello storico Cin Cin bar, che nonostante non preparasse i panzerotti di mattina, non si è tirato indietro, dicendo che in cibo avrebbe voluto una foto con il cast che la mattina era andato a fare colazione da lui.

Simpaticissima la reazione di Giuseppe Zeno, che personalmente ringrazio per la simpatia e la spontaneità. Appena ha preso in mano il cartoccio con i panzerotti bollenti e fumanti, mi ha con calore ringraziata ed abbracciata davanti a tutta la troupe.

Ma non basta. Ha voluto condividere fra le battute simpatiche della stessa Cavallari, i panzerotti con alcuni attori, impegnati a non scottarsi con la mozzarella e a non sporcarsi di pomodoro.

Una scena divertente ed esilarante che ha interrotto un momento le riprese e ha confermato che dietro anche grandi attori ci sono persone simpatiche, dando anche l’immagine di una Molfetta che accoglie gli ospiti. Non potevano lasciarci sfuggire l’occasione di fare un selfie con l’attore. Non capita tutti i giorni.

Viva il panzerotto, perché il cibo unisce e crea empatia.

Paola Copertino

Paola Copertino, giornalista pubblicista dal 1995, esperta in comunicazione e pubbliche relazioni. Cura da venti anni l’organizzazione del Premio Nazionale Leonardo Azzarita che ha fatto conoscere le eccellenze nel campo del giornalismo, della comunicazione, dell’imprenditoria a livello nazionale, provenienti dalla Regione Puglia. Redattrice per numerosi giornali on line a diffusione nazionale, regionale e locale, ha collaborato con emittenti televisive e radiofoniche per cui ha curato la redazione del telegiornale e del radiogiornale. Ha rivestito il ruolo di informatrice Rai per il Tgr Puglia, segnalando avvenimenti, eventi e notizie di importanza per il territorio. Presenta libri in qualità di moderatrice in prestigiose rassegne letterarie, nelle librerie e nelle scuole, promuovendo la lettura e gli autori. Cura l’organizzazione e la presentazione di eventi culturali, mostre e spettacoli teatrali e musicali rivestendo anche il ruolo di addetto stampa. Si interessa di food per cui ha scritto diversi articoli e recensioni, collaborando con gli Istituti Alberghieri per promuovere i prodotti di eccellenza e i molteplici esponenti del settore distintisi in competizioni e gare, oltre che per mettere in luce location prestigiose. Anche per quanto riguarda il settore moda ed enogastronomia, si sta dedicando a creare degli eventi che uniscano e valorizzino anche le dimore storiche, veri gioielli del territorio pugliese. Collabora inoltre con alcuni istituti scolastici superiori in qualità di esperto per la diffusione della scrittura e delle competenze trasversali, nonché giornalistiche. La sua mission è mettere in luce, far conoscere e valorizzare “ tutto il bello che c’è” a trecentosessanta gradi attraverso la scrittura, le interviste in diretta, i social e gli eventi di promozione della nostra terra.