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In libreria c’è una nuova edizione sulla storia del Napoli calcio scritta dallo storico e saggista del Sud Gigi Fiore, all’anagrafe Luigi Fiore. In occasione del terzo scudetto vinto il 4 maggio 2023 dopo 33 anni dall’ultimo e con un’esaltante cavalcata, lo scrittore e tifoso napoletano ha pensato bene di riprendere in mano le sue ultime edizioni, la prima fu pubblicata nel 2021 andata esaurita. Una nuova edizione arricchita con il capitolo sull’ultimo anno del terzo scudetto azzurro. Sono pagine di grandi ricordi, di storie, tradizioni momenti indelebili di una tifoseria la più passionali e pittoresca probabilmente di tutto il mondo. Solo per questo lo stesso autore ritiene che il Napoli meriti un posto d’onore nelle bacheche calcistiche di grande prestigio internazionale. Sono pagine che permettono, fin da subito, di far entrare il lettore virtualmente dalla porta principale del San Paolo, oggi stadio Maradona, accompagnandolo nei tanti spazi piccoli spazi dove il tempo racconta di momenti, circostanze, attimi di incontri calcistici rimasti nei pensieri e nel cuore di ogni singolo napoletano. Un filo d’erba è rimasto testimone di calcio piazzato, di un calcio d’angolo battuto dal piede d’oro del Dios, la mano di Dio. Il Napoli è diverso dalla maggior parte dei club professionistici perché ha una forte connotazione identitaria, l’amore con la città ha radici profonde che si diramano sotto il tessuto cittadino, dal Vomero, passando per i Quartieri Spagnoli, giù fino al mare. Da qui che inizia la storia del calcio a Napoli, quando sul finire dell’Ottocento un gruppo di marinai inglesi allestisce un campo vicino al porto, al Mandracchio. Dalla nascita del club nel 1926 è un susseguirsi di imprese gloriose e rovinose disfatte: un moto armonico del tutto simile a quello della città. Il Napoli, infatti, finisce per incarnare fino in fondo gli eccessi e le contraddizioni, sociologiche e culturali, di un’intera metropoli. Popolare e interclassista, per Gigi Fiore il Napoli accomuna nella “malattia” del tifo il sottoproletario, l’operaio, il professionista e l’uomo di cultura, diventa subito strumento e simbolo del riscatto rivendicato da una ex capitale mortificata nei suoi antichi splendori, da anni trasformati in pregiudizi. Squadra condizionata dal contesto sociale urbano, anche negli aspetti deteriori, come ha dimostrato in alcuni momenti l’inquietante ombra dei clan della camorra. Un libro da leggere tutto di un fiato che non nasconde sorprese, che riporta a galla circostanze inedite o dimenticate o sottaciute. Nel ricostruire la storia di questa importante realtà calcistica, Gigi Di Fiore lo fa con rigore soprattutto quando vuole accendere le luci sul palcoscenico per raccontare dei suoi presidenti da Achille Lauro ad Aurelio De Laurentiis, e soprattutto la storia dei suoi molti campioni, da Sallustro a Sívori, da Zoff a Krol, fino a Cavani, Lavezzi e Higuaín. Su tutti, naturalmente, splende la stella Maradona, fuoriclasse controverso, protagonista della stagione più gloriosa della squadra. Insomma un libro da comprare e leggere per entrare all’interno di una città unica al mondo al cui interno vive il mito la leggenda il cuore pulsante: Il Napoli Calcio.

 

Oreste Roberto Lanza

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.