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"f1"Da lunedì 18 a lunedì 25 gennaio Casa del Cinema e Ripley’s Film propongono al pubblico un intenso viaggio nell’opera di Rainer Werner Fassbinder, uno dei più geniali, disperati, emozionanti autori cinematografici della seconda metà del XX secolo, talento bruciato alla fiamma della sua sete di vita ad appena 37 anni, morto per overdose il 10 giugno 1982 a Monaco di Baviera.

La spettacolare e frenetica attività artistica di Fassbinder non si misura soltanto con i numeri impressionanti della sua produzione (40 opere filmate più il fluviale Berlin Alexanderplatz televisivo, 26 opere letterarie, oltre 15 pièces teatrali, innumerevoli regie in palcoscenico, scritti polemici, camei da attore e un paio di film collettivi), né con il ritmo della sua creazione (anche quattro film in un solo anno); piuttosto con la varietà della ricerca stilistica, l’irrequietezza espressiva che lo porta a sperimentare costantemente, a inventare un realismo poetico e straniato che non lascerà eredi e ha ben pochi ascendenti.

19 film realizzati tra il 1966 e il 1979 e due eccezionali testimonianze documentarie costituiscono il programma, un omaggio tanto doveroso (gli esordi di RWF sono datati proprio tra il 1965 e il 1966, quando il neo-regista aveva appena 20 anni) quanto sorprendente: perché un’intera generazione di spettatori non ha mai visto i suoi film che oggi appaiono ancor più moderni di quando mandarono in fibrillazione i giovani cinefili degli anni ’70. “Ci piace pensare – dice Giorgio Gosetti che ha curato la rassegna insieme ad Angelo Draicchio e con la collaborazione di Francesca Nigro – che questa iniziativa riporti al centro del dibattito critico una figura immensa d’artista, un genio più"f2" grande della vita stessa che merita di essere non riscoperto, ma scoperto. E soprattutto amato, come lui stesso voleva essere in un tempo segnato invece dalla rabbia, dalla ribellione, dalla solitudine. Senza la lezione di critici (allora giovanissimi) come Enrico Magrelli e Giovanni Spagnoletti, avremmo scoperto in ritardo il suo cinema romantico e passionale, violento e vitale; oggi siamo grati al paziente lavoro filologico della Ripley’s Film che ci restituisce, anche in DVD, autentiche rarità come i primi due cortometraggi di Fassbinder (Il vagabondo e Piccolo caos del 1966) e che ci consente di ritrovare alcuni dei suoi capolavori assoluti da Effi Briest al Matrimonio di Maria Braun che resta il suo film più celebrato”.

La selezione in programma si concentra esclusivamente sulla prima parte dell’opera di Fassbinder e sul suo cinema più intimamente “tedesco” e più esplicitamente indipendente. C’è posto per titoli famosi come Il soldato americano (1970),  Il mercante delle quattro stagioni (1972), La paura mangia l’anima (1973), Il diritto del più forte (1974); il primo, spettacolare successo televisivo cui molto dovrà Edgar Reitz (Il mondo sul filo del 1973), titoli rari come Il fabbricante di gattini (1969) o Nessuna festa per la morte del cane di "f3"Satana (1976).  La prima giornata del programma (lunedì 18 gennaio) è concepita come una frenetica cavalcata nel suo cinema lungo tutti gli anni ’70; l’ultima (lunedì 25 gennaio) come un viaggio a ritroso fino al profetico Dei della peste (1969), melodramma politico in forma di thriller in cui l’unica verità sembra essere la menzogna, interpretato da due degli attori-simbolo del cinema di Fassbinder (Harry Baer e Hanna Schygulla) insieme a una giovane Margarethe von Trotta.

Il programma completo è consultabile sul sito www.casadelcinema.it

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.