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"TAMBRONI"Nel marzo 1960 il Presidente della Repubblica Gronchi a seguito delle dimissioni del Governo presieduto da Antonio Segni, dopo varie consultazioni decise di affidare l’incarico di formare il nuovo Governo a Fernando Tambroni, lo scopo era di accelerare il processo di avvicinamento del Partito Socialista Italiano all’area governativa già espressa durante il Congresso della Democrazia Cristiana del 1959 che diede la Segreteria ad Amintore Fanfani, alla cui corrente Tambroni apparteneva e che dichiarò la necessità di far confluire i Socialisti nelle future maggioranze di Governo.

Il Presiedente Gronchi fautore da sempre a tale apertura decise, in assenza della prospettiva di una maggioranza stabile, di affidare l’incarico a Tambroni. Fino a quel momento i Governi DC furono monopolizzati da esponenti della corrente di Destra del Partito non favorevoli a tali nuove maggioranze, da Zoli a Scelba a Segni a Piccioni. In alcuni casi con il voto favorevole o l’astensione strategica del Movimento Sociale Italiano il cui Segretario Arturo Michelini da tempo cercava di sdoganare il Partito. Arturo Michelini, non era amato dalla base del MSI, proprio per l’idea di non avere una ferma e decisa opposizione alla DC ed agli altri Partiti centristi. Era un moderato che favorì la confluenza nel MSI di alcuni Partiti Monarchici, di una parte del Movimento dell’Uomo Qualunque realizzando la Destra Nazionale. Sostenne anche alcune amministrazioni locali in accordo con i Monarchici, con parte della DC e del PLI come a Roma, a Bari, in Sicilia, ecc..

Dal 1960 in poi proprio a seguito dei fatti relativi all’opposizione popolare e mediatica al Governo Tambroni, il MSI-DN fu ghettizzato e relegato ad una mera opposizione a qualsiasi Governo e maggioranza. I voti missini furono successivamente usati da Aldo Moro ed Amintore Fanfani solo quando facevano comodo per esempio nel 1962 per l’elezione del Presidente della Repubblica Antonio Segni e nel 1971 per l’elezione del Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Non a caso entrambi questi Presidenti furono poi messi in condizione di doversi dimettere proprio da operazioni mediatiche.

La differenza tra il Governo Tambroni ed i precedenti presieduti da Adone Zoli e da Antonio Segni che pure ebbero i voti del MSI, fu che Arturo Michelini dichiarò espressamente in Parlamento il sostegno missino al Governo che doveva gestire le Olimpiadi di Roma dello stesso anno. Inoltre, i voti missini erano determinanti per la fiducia al Governo sia alla Camera che al Senato.

Infine, e non ultimo, il Governo confermò l’autorizzazione, già concessa dal precedente Ministero, al MSI a svolgere il suo Congresso nella città di Genova, Medaglia d’Oro per la Resistenza, il cui leader politico più rappresentativo era il Socialista Sandro Pertini, attivissimo anti-fascista e capo della Comitato di Liberazione Nazionale per l’Alta Italia (CLNAI), che pare avesse con il Comunista Luigi Longo ordinata la fucilazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci a Dongo il 28 aprile 1945.

L’opposizione popolare al Congresso del MSI a Genova fu vastissima in tutta la Penisola. L’autorizzazione pertanto fu revocata dal Viminale.

Dopo le dimissioni del Governo Tambroni nel luglio 1960, la situazione politica in Italia non fu più la stessa. Tutti i Governi successivi fino al 1994 dichiararono espressamente tra i primi punti del programma “l’opzione anti-fascista”. Inoltre, Fernando Tambroni fu isolato all’interno della Democrazia Cristiana fino a ritirarsi dalla scena politica nel 1963 allor quando Aldo Moro, Segretario politico della DC, gli comunicò l’intenzione di non ricandidarlo alle Elezioni Politiche dello stesso anno. Pochi giorni dopo Tambroni morì colto da infarto.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.