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"2+Bled"È uno dei paesi più piccoli d’Europa ma, allo stesso tempo, uno di quelli con la maggiore biodiversità del mondo: dalle terme ai castelli, dalle grotte carsiche all’orso bruno nel suo habitat naturale, la Slovenia riserva piacevolissime sorprese. Innanzitutto essa vanta un’anima ecosostenibile con quasi il 60% del territorio coperto di foreste incontaminate. La Slovenia è uno dei Paesi più ricchi di biodiversità del mondo e può vantare oltre 24.000 specie di animali, tra cui circa 600 esemplari di orso bruno, una delle più grandi popolazioni in Europa. La sua capitale, Lubiana, è stata insignita del titolo di Capitale Verde Europea 2016 ed il paese ha recentemente vinto un ambito premio assegnato dal National Geographic alle destinazioni che incoraggiano il turismo eco-sostenibile.

In seguito è famosa per la sua architettura: Jože Plečnik, il più grande architetto sloveno, è considerato uno dei più importanti pionieri dell’architettura moderna al mondo. Il suo lavoro creativo ha segnato profondamente l’aspetto di tre città dell’Europa centrale: Vienna, Praga e soprattutto la sua nativa Lubiana, che ha dedicato il 2017 a questo grande artista, con numerosi eventi a lui rivolti. Il segno che l’architetto ha lasciato è così distintivo e indelebile che la Lubiana di Plečnik come specialità urbana unica si posiziona tra le opere più originali e più complete d’arte del XX secolo in tutto il mondo."orso+bruno"

Al terzo posto c’è Bled e la campana dei desideri: in cima ai 99 scalini che s’innalzano dalla riva del lago sull’unica isola del territorio sloveno, si trova la famosa chiesetta della campana dei desideri. Secondo la leggenda, un’inconsolabile vedova fece fondere tutto il suo oro e il suo argento per realizzare una campana in memoria del suo sposo ucciso ma, a causa di una tempesta, la preziosa campana non arrivò mai a destinazione, affondando nelle acque del lago. La donna si ritirò quindi in convento e il papa fece fondere una nuova campana che venne collocata nel campaniletto sul tetto della chiesetta. I viaggiatori, suonando tre rintocchi, possono esprimere un desiderio alla misericordiosa signora del lago. Senza dimenticare le acque benefiche, oltre ai tanti fiumi, tra cui l’Isonzo, il fiume color smeraldo, e alle acque sotterranee, alcune navigabili attraverso le grotte carsiche, il paese vanta numerose sorgenti termali e minerali. Sono più di 20 le stazioni termali, 14 delle quali appartenenti all’Associazione dei centri termali e di cura naturale sloveni. Ognuna di esse offre un diverso tipo di soggiorno in base alle esigenze di ogni singolo cliente, dai tradizionali trattamenti curativi agli innovativi programmi di bellezza e relax. Al quinto posto la prima fontana di birra a Zalec, a nord-est della capitale Lubiana, nella valle della Bassa Savinja, nota anche come “la valle dell’oro verde” per via delle piantagioni di luppolo, è stata inaugurata la Pivska Fontana, ovvero la prima fontana pubblica di birra in Europa che distribuisce birra ai passanti grazie ai suoi 5 rubinetti. Per attivare la curiosa struttura è necessario un apposito boccale dotato di microchip, acquistabile in loco al prezzo di 6 euro. La Slovenia vanta anche la World Best Female Chef 2017: Ana Roš è stata premiata quale migliore chef al mondo dalla classifica 50 Best Restaurants di Londra, il magazine che ogni anno stila la classifica dei migliori 50 ristoranti del mondo. Ana vi aspetta al Hiša Franko di Kobarid, Caporetto, sul confine con l’Italia.

La tradizione vinicola nel nord-est della Slovenia è caratterizzata da eccellenti vini bianchi di fama mondiale. Qui, nel centro di Maribor, la seconda città slovena, cresce la vite più longeva al mondo, risalente a più di 400 anni fa. Si tratta dell’unica pianta che vanta un museo proprio, la Casa della Vecchia Vite, e diverse manifestazioni in suo onore. Imboccate le strade del vino nei dintorni della città e divertitevi a scoprire le antiche tradizioni locali, tra agriturismi e cantine d’eccellenza. All’ottavo posto, il Drago del Carso:

nelle cavità carsiche slovene vivono oltre 150 specie animali, tra cui il Proteo, simile ad un piccolo drago, l’unico vertebrato europeo che vive esclusivamente nel mondo sotterraneo, si pensa anche fino a 100 anni. Le Grotte di Postumia, le grotte turistiche più visitate in Europa, ospitano un vivaio dove poter ammirare questa creatura misteriosa e trovare maggiori informazioni su questa specie rara e in via di estinzione. Nel 2016, per la prima volta nella storia, alcune uova di drago si sono schiuse nel vivaio ed un piccolo di drago ha visto per la prima volta il buio del mondo carsico. Al penultimo posto le grotte di San Canziano, primo sito Unesco che si distinguono fra le oltre settemila grotte della Slovenia per la grandezza delle sale e della gola sotterranea. Si articolano, infatti, in maniera a dir poco eccezionale, in undici stanze collegate le une alle altre, con doline, ponti naturali ed inghiottitoi. All’interno delle grotte si possono ammirare splendide stalattiti e stalagmiti dalle meravigliose forme e dai molteplici colori, ma a rendere il tutto ancora più interessante è la presenza del fiume Reka che continua a scorrere in un percorso sotterraneo, reso ancor più emozionante dalla presenza di cascate e dal rimbombo delle rapide. Non a caso queste meravigliose grotte sono state il primo sito sloveno incluso nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Al decimo posto ci sono I cavalli bianchi dell’imperatore visibili a Lipica, sul Carso sloveno, a due passi da Trieste. È il regno di una delle razze equine più pregiate al mondo, quella lipizzana appunto. Si tratta della più antica scuderia europea, con una storia di oltre 400 anni legata a quella della corte asburgica. A fondare l’allevamento, nel 1580, fu, infatti, il figlio dell’imperatore Ferdinando I d’Austria che per primo aveva notato la bellezza di questi esemplari, il loro portamento elegante ed il manto candido che incarna alla perfezione l’idea del cavallo nobile. Non solo: docile, mansueto, incredibilmente predisposto all’apprendimento, è il protagonista indiscusso di parate, numeri di dressage e spettacoli a suon di musica.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.