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"t"Una coppia di Schliemann americani, marito e moglie dell’Università di Cincinnati, hanno portato in luce a Pylos, sulla costa del Peloponneso, la tomba di un guerriero di 35 secoli fa che potrebbe gettar luce sull’alba della civiltà in Europa.

Ricchezze regali nel corredo. Armi, vasellame di bronzo e d’oro, monili, ricchezze di favola tra cui una cinquantina di "scarabei" incisi parlano di scambi e vasti contatti per mare e per terra: ambra del Baltico, ametiste del Medioriente, e poi diaspri, corniole, agate. L’iconografia è quella del toro, tipica della civiltà minoica, ma a un migliaio di chilometri di distanza da Creta attraverso il Mediterraneo.

"E’ la scoperta più importante degli ultimi 65 anni nella Grecia Continentale", ha commentato il Ministero della Cultura ad Atene. La tomba, di cui il New York Times è stato il primo a dare la notizia, è venuta in luce nel corso di una campagna di scavi attorno al Palazzo di Nestore nella moderna Chora in Messenia, un luogo immortalato nell’Odissea di Omero.

Sharon Stocker e Jack Davis, i due archeologi di Cincinnati, ci si sono imbattuti per sbaglio. "Pensare che per anni tanti, e anche noi, ci abbiamo camminato sopra è stupefacente", ha detto lui. Stoker e Davis avevano deciso di scavare fuori dal Palazzo di Nestore per documentare la vita quotidiana di gente comune di epoca micenea. Hanno invece trovato la tomba di un individuo eccezionale, a giudicare dal corredo funebre, che includeva anche una spada lunga un metro con l’impugnatura laminata d’oro, uno specchio e un corredo di sei pettini dal manico d’avorio: "Un guerriero, ma anche un dandy", ha commentato Nicholas Wade, che ha riferito della scoperta sul New York Times.

La ricchezza della tomba, con il potenziale di riesaminare gli albori della civiltà micenea – "t2"il mondo perduto di eroi come Agamennone, Nestore, Ulisse e gli altri descritto nei poemi omerici – ha lasciato a bocca aperta gli archeologi. Luogo e data sono significativi: il guerriero fu sepolto intorno al 1500 avanti Cristo nel luogo dove, molti anni dopo, sorse il Palazzo di Nestore, un centro amministrativo importante della Grecia continentale, distrutto nel 1180 a.C., allo stesso tempo della Troia di Omero.

Pylos, Micene e altri palazzi di quell’epoca avevano tutti comune ispirazione nella civiltà minoica di Creta: era la cultura dominante dell’epica su cui però i micenei successivamente ebbero il sopravvento. La tomba potrebbe spiegare come da Creta la civiltà minoica arrivò sulla terraferma secoli prima della costruzione dei palazzi. "Siamo a un momento di profonda trasformazione nell’età del bronzo", ha detto Thomas Brogan, direttore dell’Istituto per la Preistoria dell’Egeo a Creta.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.