E’ intervenuto l’assessore alla Cultura Silvio Maselli.
I direttori artistici Miki Gorizia e Tita Tummillo hanno approfondito l’evento che si svolgerà dal 24 al 30 settembre in vari spazi e luoghi di Bari concentrandosi in una tre giorni all’Anche Cinema di Corso Italia 112.
"Io e Miki-si è espressa Tummillo-continuiamo le conversazioni intercorse tra noi e il Comune/Regione Puglia sin dal numero "zero" del 2015, alle quali hanno fatto seguito numerosi incontri pubblici.
"Il Festival prende forma in modo sempre più importante- hanno continuato gli organizzatori – collegandosi fortemente oltre che alla rete istituzionale, a festival italiani consimili e al territorio, quindi all’Arcigay e l’Arcilesbica."
Trattasi di un progetto "integrato" tra diverse arti : il cinema, ma anche arti performative come teatro e musica..
Il tutto comprende una Big Factory con artisti nazionali patrocinati dalla Siae .
In quest’ottica, l’identità di genere parte dal "corpo" inteso come "spazio".
"Ogni pratica artistica è necessariamente una pratica politica".
Ospite d’onore venerdì 28 settembre sarà (in collaborazione con l’Ambasciata di Danimarca ) la regista Mette Carla Albrechtsen con le opere Vanilla e Venus.
Altra eccellenza è rappresentata dal regista tedesco Jan Soldat che sarà l’ospite del Big sabato 29 settembre coi film Prison System e Happy Happy baby,
E quindi tra i tanti nomi la regista kosovara Blerta Zeqiri con le opere Home e The Wedding.Guest artist sarà Eleonora Magnifico.
Il confronto sarà sociopolitico, ci saranno inoltre artisti e registi under 35 italiani, una vasta scelta di documentari, sette performance di danza e teatro.
Si chiude in bellezza il 30 settembre con Marvin ou la belle éducation di Anne Fontaine.
Tra le proiezioni, è stata segnalata quella, sabato 29 settembre, del film brasiliano del 2018 Tinta Bruta, di Matzembacher e Reolon.
All’incontro ha anche partecipato Mauro Bruno.,dirigente del dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio.
L’Assessore Silvio Maselli: "mi assegno il ruolo di "padrino" di questo festival nato nell’alveo delle iniziative di Apulia Film Commission .
E’ un esperimento confermato perché a Bari, grande città del Sud, non poteva mancare un festival che indagasse i temi del "genere".
Berlino è la città più avanzata al riguardo, seguita subito da Torino.
Questa realizzazione segue quelle del Bifest, dei tre Cineporti, della Mediateca. "
Ma il Big nasce anche grazie a sostegni privati e sponsor, come hanno ribadito gli organizzatori.
"Viviamo tempi bui di arretratezza riguardo i diritti civili e sociali", ha polemizzato Maselli, mentre Gorizia e Tummillo hanno lodato la disponibilità degli ospiti e precisato che il festival è diretto a tutti e comprende anche tematiche eterosessuali, all’interno di un costrutto che considera il corpo come espressione libera dei sentimenti.
In foto seduti da sinistra Miki Gorizia e Tita Tummillo (direttori artistici del BIG), Mauro Bruno (dirigente dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia) e Silvio Maselli (assessore alla cultura del Comune di Bari)