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"INCHIOSTRO"Tre anni per raccontare storie di mare. Fino al 2020 una grande rete blu in Puglia mette insieme istituzioni, scuole, associazioni, testimonial, scrittori e giornalisti: si sposterà da Gallipoli a Bari, da Taranto a Brindisi, da Lecce a Giovinazzo per decine di eventi. Un progetto nuovo in Puglia. Un format inedito selezionato e finanziato dalla Regione fra i 150 progetti culturali triennali.

Mare d’inchiostro” nasce da un’idea di due giornalisti e scrittori accomunati dalla passione per il mare, Nicolò Carnimeo e Fabio Pozzo. Il festival di Letteratura del Mare è realizzato dall’associazione “Vedetta del Mediterraneo” con il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari, l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi e numerosi partner del cluster marittimo.

Decine gli eventi territoriali in scuole, piazze e librerie con grandi ospiti nazionali e internazionali. Tre gli eventi regionali: a Taranto «Avventura e sfida», a Bari «Il mare e le donne» e a Brindisi «Il mare e l’avventura».

Sono già 40 le scuole aderenti alla Rete del Festival coordinata dalla professoressa Lucia Schiralli. Nicolò Carnimeo, presidente di Vedetta del Mediterraneo, la bibliomediateca e caffè letterario di Giovinazzo, ideatore e organizzatore del Festival ha raccontato come “la rete blu stia crescendo vorticosamente e come le richieste da parte di docenti e dirigenti di far parte del progetto è segno dell’interesse (sopito) che le nuove generazioni nutrono nei confronti del mare”. “Le scuole ospiteranno i nostri testimoni del mare e con loro saranno i protagonisti del concorso: saranno realizzati elaborati che insieme ai racconti di tutti i testimonial saranno pubblicati in un libro”.

Protagonisti delle tappe nelle scuole saranno, tra gli altri, Giambattista Bello biologo ed esperto di cefalopoli, Roberto Ferrarese campione di vela, Elena Sacco scrittrice, Maia Marinelli artista barese responsabile delle arti visive del festival, Rita Auriemma archeologa subacquea, Pasquale Salvemini del Wwf, Romano Sauro nipote di Nazario impegnato a viaggiare tra 100 porti, Vito Antonio Loprieno che racconta le nostre tradizioni legate al mare, due storici della marineria Pasquale Trizio e Vincenzo d’Acquaviva, Antonella Berlen artista e Tani Scanni medico che fotografa il mare.

Il nostro simbolo è un faro e il faro appare appieno nel nostro sigillo – ha detto nel corso della conferenza stampa Antonio Uricchio, rettore dell’Università di Bari – Il mare per l’Università è centrale nella didattica, nelle relazioni mediterranee, nell’idea di terza missione, cioè nel rapporto con il territorio. Amare il mare significa anche poterlo raccontare e attraverso “Mare d’inchiostro”, la costruzione di un percorso di laurea, attività spinte sulla biodiversità marina noi intendiamo rilanciare questo forte impegno della nostra istituzione. Questo festival è un’esperienza nuova e ci auguriamo possa diventare una presenza fissa in Puglia e contribuire a catturare presenze. Non è un inchiostro nero, ma blu e verde, i colori della nostra Puglia con i suoi 850 km di costa che ci rendono uniche come regione”.

La Regione lo finanzia perché lo ritiene strategico – ha spiegato Aldo Patruno, Capo Dipartimento Turismo, Economia della Cultura della Regione Puglia – Mi piace sottolineare che questo è un festival che non c’era e noi abbiamo selezionato anche molte iniziative che introducono elementi specifici ed originali. Mare d’inchiostro mette assieme ricerca scientifica, letteratura e si intreccia con il fattore lettura, per noi cardine della nostra politica. E ancora: con il racconto contribuisce all’identità della Puglia. La nostra identità meticcia così come è stata definita da Alessandro Leogrande. E cosa c’è di più meticcio se non il mare per creare ponti? L’ente non è solo finanziatore ma ha fatto una precisa scelta di partnerariato, di condivisione di progetto selezionando questo Festival tra i 150 progetti scelti faticosamente”.

Fabio Pozzo, giornalista e scrittore cofondatore del Festival con Nicolò Carnimeo ha annunciato quali sono finora gli ospiti big invitati agli eventi regionali.

Vogliamo raccontarvi storie di mare e ve li faremo raccontare dai protagonisti. Penso per esempio a Giovanni Soldini. A lui ho chiesto che cosa rappresentasse l’avventura. La risposta è: continuare la scoperta. Ma penso anche ad altri nomi Hugo Vau, impavido e abilissimo surfista che ha sfidato sulla sua tavola Big Mama, quella che viene considerata l’onda più alta del mondo. L’ha aspettata per 7 anni. Poi, finalmente, la sfida all’onda dei record è avvenuta a Nazeré, nella zona dell’Estremadura portoghese. Penso anche al velista argentino Santiago Lange che ha vinto la medagli d’oro alle ultime olimpiadi di Rio nel 2016. Le ha vinte insieme a Cecilia Carranza di 27 anni che era in coppia con lui a bordo. Ma le ha vinte anche dopo aver sconfitto un cancro. Si prepara per le Olimpiadi di Tokyo e vi parteciperà quando avrà 57 anni. L’età conta? Non per lui”. “Simone Bianchetti, un mio amico che non c’è più – ha concluso Pozzo – mi raccontava che il mare, le barche hanno tante storie da raccontare: basta saperle ascoltare prima che volino via come farfalle”.

Lo scrittore marinaio Simone Perotti attraverso un video ha sottolineato perché “Mare d’inchiostro” è un festival necessario, soprattutto in Puglia, terra di mare. “Di letteratura del mare si parla poco, se ne parla male, si scrive abbastanza poco, si legge pochissimo e questo ci impedisce di sapere, sentire, conoscere la storia, l’emozione e la suggestione del mare attraverso le pagine di un libro che è l’unico modo per conoscere quell’invisibile che altrimenti non si conoscerebbe mai Era qualcosa che non c’era, che serviva. E servirà soprattutto domani quando la reminescenza del mare, della letteratura ci servirà per vivere”.

Partner del Festival “Mare d’inchiostro” e di Vedetta sul Mediterraneo sono il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo, Società, Ambiente e Culture” dell’Università degli Studi di Bari e l’Istituto Tecnico Nautico Statale “Carnaro” di Brindisi più numerosi partner del cluster marittimo.

Altri partner Istituzionali: Marina Militare, comando marittimo Taranto, Comune di Taranto; Comune di Giovinazzo, Comune di Gallipoli, Comune di Bari, Comune di Brindisi, Autorità di Sistema portuale mare Adriatico meridionale, Autorità di Sistema portuale mar Jonio, Assonautica Taranto, Mediateca regionale, Emys Gallipoli, Associazione Puglia e Mare Gallipoli, Capitaneria di Porto, ANMI Bari, Lega Navale Mola di Bari, Lega Navale Barletta, Mar di Levante Bari, WWF Levante Adriatico.

Il comitato scientifico del Festival “Mare d’inchiostro” è composto da Pino Aprile, Donatella Bianchi, Nicolò Carnimeo, Valentina Fortichiari, Fabio Fiori, Simone Perotti, Fabio Pozzo, Enrica Simonetti.

Info e news su Facebook e Twitter e sul sito http://vedettamediterraneo.it.

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.