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"k"Esistono forme di comunicazione che non si nutrono di parole ma di immagini, riuscendo ad ottenere sul destinatario un impatto molto più immediato e profondo di quanto possa fare il linguaggio verbale. Nell’era del bombardamento informatico ed informativo, torna in auge la figura professionale dell’illustratore, appropriandosi di uno spazio di capitale importanza nella nuova realtà lavorativa. Un mestiere che trova in Alfons Mucha e Arthur Rackham i primi pionieri del genere e in Ekaterina Petropavlovskaia una giovane promessa contemporanea.

È proprio attraverso l’esperienza della fashion illustrator di origine russa che proveremo ad addentrarci nell’affascinante universo creativo degli illustratori. Fondatrice e direttrice creativa del progetto kateillustrate www.kateillustrate.com -, Kate Petropavlovskaia, cresciuta in una famiglia dedita all’arte, ha però riscoperto solo recentemente una propensione e talento innati che le hanno permesso, in breve tempo, di affermarsi su scala mondiale, raggiungendo risultati sorprendenti e catturando l’attenzione di brand di fama internazionale come TOD’s Group, How to be a Redhead, Martini Terrazza e Wild Orchid. Appena un anno di attività – traguardo tagliato lo scorso dicembre – ma bilanci da capogiro per la Petropavlovskaia, con oltre 31 mila follower al seguito su Instagram e la sua storia finita sulle pagine della rivista di bordo della compagnia aerea russa RusLine. Il prossimo maggio la fashion illustrator, reduce da un positivo percorso di studi a Milano, sarà di nuovo in Italia, a Roma, come ospite di TEDx Tor Vergata. Una parabola professionale che, per quanto giovane, è una rara e quanto mai significativa dimostrazione di come talento, passione e impegno possano ancora risultare carte vincenti per farsi largo nell’attuale mondo lavorativo inseguendo i propri sogni.

Kate, quando e come hai scoperto la tua naturale inclinazione al disegno?

Da piccola ammiravo i lavori che faceva mio padre, però sorprendentemente non ho mai"k2" disegnato (o almeno non me lo ricordo) fino ad un anno e poco fa, anzi credevo proprio di non essere capace di disegnare. Nonostante ciò un giorno mi sono trovata davanti al mio Mac con il tablet e lo stylos in mano a fare il mio primo fashion sketch. Mi ricordo di aver capito subito che c’era qualcosa nel disegnare che mi affascinava, e tuttora ogni volta che creo qualcosa provo sempre la stessa cosa: assenza dei pensieri, una totale immersione, connessione con quello che sto facendo. Ho pensato che avrei voluto provare la stessa sensazione più frequentemente, e da lì è iniziato il mio viaggio nel mondo dell’illustrazione ed è nato il progetto kateillustrate.

Sei cresciuta in una famiglia di artisti. Pensando al tuo talento e al tuo modo di lavorare, in che cosa ritrovi un po’ di tua madre e un po’ di tuo padre?

Prima di aver iniziato a lavorare come illustratrice di moda, ho fatto una bellissima esperienza in Google. Credo che, come succede a molti artisti, ho deciso di farla finire perché mi sono resa conto di non essere capace di lavorare per qualcun altro. E in questo sono uguale sia a mio padre che a mia madre. Ricordo mio padre protestare con tutto il suo essere contro la necessità di essere dipendente altrui: voleva dipingere e fare incisione con il fuoco su legno – era un artigiano vero e proprio. Mia madre invece è diventata imprenditrice quasi 20 anni fa, si occupa di moda, ed è stata lei a insegnarmi a vedere i vestiti come una forma d’arte. Tutto ciò ha avuto un’influenza fortissima su di me e il mio lavoro di oggi.

Hai lasciato un lavoro da sogno in Google per inseguire quello che da sempre è stato il tuo vero sogno: diventare illustratrice. Di cosa ti occupavi per Google e ti andrebbe di parlarci di questa importante svolta nella tua carriera professionale?

"k3"La mia posizione in Google si chiamava “Associate Account Strategist”, cioè mi occupavo del supporto clienti e vendite per uno dei prodotti principali dell’azienda – Google Adwords. A un certo punto, dopo 6 mesi in Google, ho iniziato a sentire quello che potrei chiamare la dissonanza cognitiva, ovvero ero in un’azienda da sogno per molte persone eppure non riuscivo a sentirmi felice. Essere un piccolo elemento e non riuscire a fare impatto mi soffocava, così ho sentito un forte desiderio di creare qualcosa con le mie mani.

Come nasce il progetto “kateillustrate”?

Il progetto kateillustrate nasce nel dicembre del 2014, si crea il mio profilo Instagram che inizia a crescere velocemente così come aumenta anche la mia capacità di disegnare. Fin da subito inizio a ricevere richieste di collaborazione anche da brand molto importanti come Fay e Gucci e ad occuparmi seriamente del disegno. Ovviamente all’inizio nasce come una cosa un po’ infantile, ovvero fare di quello che non ho mai fatto prima il mio lavoro. Quindi credo ci fosse stata anche una seconda nascita per me quando uno dei miei"k5" disegni è stato riproposto da Valentino sui loro social, per me è stato il segno che dovevo andare avanti in questa direzione. 

Che effetto si prova nel vedere il valore dei propri lavori riconosciuto da alcuni dei più grandi brand di moda?

Sembra mi trovi in un sogno. Non avrei mai pensato di poter lavorare con alcuni dei marchi più importanti del settore, e invece lo sto facendo. Credo provi tre cose: orgoglio, soddisfazione e responsabilità. Allo stesso tempo si sta consolidando in me la convinzione che i sogni diventano realtà.

A Milano hai conseguito la laurea di secondo livello in Arte, Moda e Cultura. Cosa ha lasciato in te l’esperienza italiana?

Un mare di cose e ricordi bellissimi. L’Italia mi ha cambiata per sempre, lì mi sentivo a casa e non vedo l’ora di avere l’opportunità di tornarci a vivere. Ha avuto un’influenza fortissima sulla mia apertura mentale, ho imparato a non avere pregiudizi, perché quando vivi in una cultura molto diversa dalla tua certe volte ti capita di metterti nei panni degli altri per capire la situazione. Inoltre, l’Italia per me è sempre stata una fonte d’ispirazione, un qualcosa che mi faceva andare avanti e vorrei un giorno restituire a questo bellissimo paese quello che mi ha dato.

Qual è l’illustrazione di cui sei più fiera?

"k4"Forse appunto quella per Valentino, perché era il mio sogno che mi notassero.

Un consiglio a quanti inseguono ancora il loro sogno?

Mai scoraggiarsi, lavorare sodo ma senza stressarsi troppo. Credo che quando segui la tua passione tutto diventi molto più facile, perché ogni piccolo successo ti rende felice e ti da tanta gioia. L’unica cosa è che a ogni persona tocca capire se quello che sta facendo sia davvero il suo sogno e che non è un qualcosa dettato dalla società. È una cosa di cui parlerò a TEDx Tor Vegata a Roma il 7 maggio, e sarà il mio primo step nel restituire all’Italia quanto mi ha regalato!

 

Informazioni:

Blog: www.kateillustrate.com

Instagram: http://instagram.com/kateillustrate

Pinterest: https://www.pinterest.com/kateillustrate

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Casetify: https://casetify.com/kateillustrate

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.