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"Archeologi"Lo hanno chiamato Lluc. E’ un ominide vissuto 11,9 milioni d’anni fa ed è il più antico degli antenati dell’uomo. A differenza di quanto appurato finora, non proviene dall’Africa ma dal bacino del Mediterraneo. Dalla Spagna, precisamente.
Il suo "ritratto", moderno rispetto a quello delle altre scimmie antropomorfe, è stato pubblicato nei giorni scorsi dalla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. Un po’ scimmia, un po’ uomo, questo antenato dal nome scientifico di "Anoiapithecus brevirostris", è oggetto di studio dell’Istituto catalano di Paleontologia in collaborazione con il gruppo italiano del dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Firenze. A coordinare le due equipe, il professore Salvador Moyà-Sola.

"Il ritrovamento fornisce elementi nuovi nella comprensione della storia delle origini della nostra famiglia, Hominidae, che oltre all’uomo include orango, scimpanzé e gorilla", osserva Lorenzo Rook, del dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Firenze, che ha partecipato alla ricerca.
Stando alle ricostruzioni, Lluc era maschio. Il fossile è stato trattato con estrema cura a causa della sua fragilità. Lluc è vissuto nel Miocene medio, ma i suoi resti rivelano un aspetto moderno, con un prognatismo molto ridotto. Il restauro e la preparazione dei resti, spiegano gli studiosi, "sono stati molto lunghi ed estremamente delicati a causa della fragilità del reperto, ma una volta che il fossile è stato pienamente disponibile per lo studio analitico, la sorpresa è stata enorme". Il fossile, spiegano gli esperti, "ha un aspetto mai visto in nessun primate fossile miocenico" e il suo aspetto "é confrontabile tra gli ominidi solamente con il prognatismo del nostro genere, Homo".

"Uomo"Tuttavia, la morfologia della faccia non indica che Anoiapithecus abbia relazioni di parentela diretta con Homo, ma potrebbe essere il risultato di una convergenza morfologica. Certo è che di Lluc sono arrivati fino a noi parte della faccia e della mandibola. I pochi resti ritrovati sono stati sufficienti per gli studiosi a dimostrare che le scimmie kenyapithecine sono da considerare il "sister taxon" degli ominidi attuali, vale a dire "il gruppo arcaico più vicino agli ominidi, quello in cui gli antenati dell’uomo affondano le radici", spiega Rook. La scoperta, sostengono sempre gli studiosi, dimostrerebbe che all’orgine della nostra famiglia ci sono individui provenienti dal bacino del Mediterraneo.
Il ritrovamento di Lluc nella località di Anoia, (che ha ispirato il suo nome scientifico), presso Hostalets de Pierola, in Catalogna, ha destato fermento nella comunità scientifica. Lo studio dei resti ha fornito elementi nuovi nella comprensione delle origini della famiglia degli Ominidi, che oltre all’uomo include orango, scimpanzé e gorilla.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.