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"TurciCon la sua voce e un’eleganza inconfondibile dopo soli due anni dall’ultima partecipazione al Festival di Sanremo con “Fatti bella per te”, è tornata a calcare il palco dell’Ariston: Paola Turci. Il suo prossimo album “Viva da morire” uscirà il 15 Marzo, intanto si gode l’esperienza sanremese e si racconta durante la conferenza in Sala Stampa “Lucio Dalla” rispondendo alle domande dei giornalisti. Si comincia dalla spiegazione del brano in gara a Sanremo “L’ultimo ostacolo” partendo proprio da una strofa “…piove però siamo fuori pericolo…”; il senso della canzone è che non siamo soli, Paola afferma: “Pensare di avere ancora quella mano grande, il supereroe che mi portava a conoscere il mondo, che mi faceva sentire sicura, al sicuro, e quindi fuori pericolo. Il sapere di avere trovato qualcuno su cui contare, qualcuno con cui anche inciampare, cadere insieme, come dice la canzone; è bellissimo pensare di cadere insieme anche se appunto si cade e magari ci si fa male, ma in due ci si conforta.”

Il ritratto che viene fuori durante la conferenza stampa, è quello di una donna forte, coraggiosa, in rinascita. Due anni fa è arrivata a Sanremo con una nuova consapevolezza, era reduce dalla scrittura di un’autobiografia che ha liberato la cantante dalle sue paure, ha espresso questo sentimento nella canzone “Fatti bella per te”; ha ricominciato una nuova vita, nuove esperienze, nuove letture, letture della vita, letture di sé stessa. Paola ha scoperto qualcosa di nuovo rispetto a sé stessa proprio sperimentando il live del disco “Il secondo cuore”: ha infatti alzato la voce, il livello di suono e di potenza, per questo motivo la decisione di portarlo in giro nei teatri (cosa che sognava da sempre). L’esperienza è stata forte visto che era sempre stata abituata a cantare in un modo specifico; a determinare questo cambiamento è stato l’incontro con il suo attuale produttore Luca Chiaravalli, è al secondo lavoro discografico con lui.

Ancora riguardo al brano in gara a Sanremo “L’ultimo ostacolo” la cantante ha detto: “Quest’anno la mia canzone è una canzone emotivamente molto impegnativa, con dei registri che possono sembrare estremi, ma è una scelta. Scelta di portare quasi allo strappo… il ritornello è voluto; qualcuno pensa che abbia un calo di voce ma io sto cantando con un nuovo registro, con nuovi obiettivi, per me è un viaggio, un’avventura il canto e le canzoni. Sono sensazioni nuove da scoprire.”

Il brano con il quale sta gareggiando al Festival della musica italiana era un provino, una canzone che Luca Chiaravalli insieme a Edwyn Roberts e Stefano Marletta avevano scritto insieme e cominciava proprio come l’abbiamo sentita: “Fermati che non è l’ora dei saluti…”. Queste parole l’hanno portata indietro nel tempo ad un momento esatto:

“Ho sentito che quel verso chiamava mio padre, il ricordo che ho di lui, al suo ultimo respiro tre anni fa e questo mi ha colpito perché io non sto sempre lì a pensare a mio padre; lo penso come una persona che ami, che hai perduto ma che senti; però poi certe volte lui viene nei miei pensieri… per esempio due anni fa dopo 16 anni sono tornata al festival, prima di salire sul palco per tutte le serate lui è arrivato nei miei pensieri, proprio ad accompagnarmi sul palco. E quando ho sentito il primo verso di questa canzone sono tornata a quel momento. La magia delle canzoni che ti permette di portare i tuoi sogni a realizzarsi mi ha fatto sentire la voglia di tornare un attimo indietro e di ritrovare quella figura: la figura paterna, quella del supereroe, della persona su cui contare. Probabilmente perché a oggi, nonostante la mia età, quella figura maschile è ancora la mia figura maschile di riferimento, non ho trovato un uomo migliore e perciò ci sono legata, l’ho idealizzato. E quindi la canzone l’ho portata in questa direzione; l’ho cambiata, gli ho cambiato delle parti, sono intervenuta sul testo.”

Durante la conferenza stampa si torna spesso indietro nel tempo; Paola afferma di conoscere da tanto tempo Baglioni, che pare l’abbia fortemente voluta in questa 69 esima edizione. La cantante romana ha raccontato un aneddoto vecchissimo: prima del suo primo festival a Sanremo, lavorava in un locale nella Capitale, una notte entrarono le telecamere di un programma notturno di Lello Bersani, che ripresero lei e il pianista; Claudio Baglioni la vide in tv e il giorno dopo chiamò il presidente della sua casa discografica dicendogli di cercare questa ragazza che gli era piaciuta tantissimo. Paola non ha mai ricevuto nessuna chiamata, ma attraverso un’altra strada è comunque riuscita ad arrivare dov’è ora, partecipando oggi proprio al festival condotto da Claudio.

Oltre al talento visibile anzi udibile da tutti, Paola Turci ha un’anima fragile e forte allo stesso tempo, e l’ultimo ostacolo che le auguriamo di superare è quello di trovare un nuovo supereroe.

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.