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"SPINAZZI"Gianfranco Spinazzi racconta di un incontro turbolento tra due anziani arrabbiati con la vita e con sé stessi. E lo racconta con ironia e profondità, delineando i caratteri dei suoi protagonisti preda di comportamenti irrazionali ed elucubrazioni al limite della follia. Entrando nella mente dei due anziani si accede a un mondo di rimpianti, di errori non pagati, di sogni mai realizzati e soprattutto di una solitudine immensa che oscura ogni aspetto della vita dei protagonisti. Focalizzandosi sui loro punti di vista ci si immerge in una storia all’apparenza surreale, ma che invece in seguito mostra tutta la sua verità e la sua potenza redentiva. La zanzara muta ha infatti il pregio di dare alla fase della senilità una dignità che purtroppo viene dimenticata, mostrando come ogni uomo, anche nel momento del tramonto della vita, porta in sé un oceano di sentimenti e di sofferenze che non sono mitigati dalla proverbiale saggezza della vecchiaia. I due anziani sono ancora nel mezzo della loro lotta all’annichilimento, alla solitudine e all’incomprensione tra gli esseri umani. Persi nelle loro oscurità, si incontrano in un punto del loro confuso cammino in cui essere lo specchio l’uno dell’altro è l’unica condizione per non impazzire e per ricominciare a vivere. In un dialogo disperato e a cuore aperto, i protagonisti cominciano un viaggio all’interno della loro mente fiaccata da anni di errori e solitudine, cercando un punto di ancoraggio, un’occasione di salvezza. La zanzara muta è una storia di redenzione in cui un atto di tentata quanto goffa violenza porta all’inizio di un’amicizia sicuramente stravagante ma che mostra il valore della condivisione e della comprensione. E il titolo del romanzo, quella zanzara muta, è un augurio affinché tutti i tormenti e le azioni sbagliate del passato possano silenziarsi, e che la vita possa essere più lieve anche per delle anime deluse e sofferenti. È questo il punto fondamentale del romanzo: in una storia cupa e disperata si assiste all’elevazione di uomini senza più scampo, si riscopre il valore del coraggio e dell’amicizia, si mostra una luce dove una luce sembra non esserci più e si ricorda che a volte basta una parola, un gesto di accettazione per risollevare una situazione altrimenti disastrosa. Sarebbe bello poter conoscere il destino dei due protagonisti, vedere dove li porterà la vita e la loro improbabile quanto necessaria amicizia, e sapere se la redenzione tanto desiderata alla fine è arrivata anche per loro.

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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.