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"Iperidrosi"La sudorazione, è un fenomeno fisiologico, che può accentuarsi in ogni singolo individuo nei mesi estivi nei quali le temperature possono arrivare, soprattutto nelle città, anche ai 40 gradi. É un fenomeno naturale ed indispensabile per il nostro corpo, in quanto permette al nostro organismo di mantenere costante la temperatura corporea. Se non ci fosse la sudorazione, infatti, il nostro corpo non potrebbe liberarsi di quantità eccessive di calore. Il processo di sudorazione è assolutamente involontario, ed è regolato dal sistema nervoso autonomo denominato sistema simpatico. Esiste poi una condizione nella quale il nostro corpo espelle quantità eccessive di liquidi sotto forma di sudore. Questo fenomeno viene definito iperidrosi. Con questo termine, infatti, si indica un’eccessiva secrezione di sudore rispetto alla norma. Si parla di iperidrosi primaria quando non si conoscono le cause del fenomeno; di iperidrosi secondaria quando a scatenarla è un processo patologico. L’ipertiroidismo, l’obesità, la menopausa sono ad esempio tutti fattori scatenanti una eccessiva sudorazione. Uno studio effettuato dalla UCLA ( University of California Los Angeles), ha evidenziato che l’iperidrosi è ereditaria. Su quarantanove pazienti esaminati, infatti, il sessantacinque per cento aveva familiarità col disturbo. É comunque un fenomeno che colpisce al massimo il cinque per cento della popolazione. Può comparire su tutto il corpo contemporaneamente o su zone localizzate come ad esempio le mani, le ascelle, sul viso e sulla fronte. Proprio per chi ha una iperidrosi a livello palmare ( le ghiandole sudoripare sono presenti in percentuale maggiore sulle mani), questo fenomeno può comportare per lo stesso soggetto uno stato di disagio psicologico sociale. Non è difficile trovare, infatti, persone le quali preferiscono non stringere la mano ad altre. Sotto questo aspetto,quindi, la classe medica è tendenzialmente propensa a dichiarare che l’iperidrosi è una vera e propria malattia. C’è da dire però che solo nel caso dell’iperidrosi secondaria col tempo la stessa può essere eliminata; se ad esempio si riesce a curare bene l’ipertiroidismo, il soggetto che prima sudava in maniera sconsiderata proprio per l’eccesso di produzione di ormoni tiroidei, non avrà più problemi in tal senso. Nel caso invece di iperidrosi primaria si può anche affermare che la stessa può durare anche tutta la vita. Esistono, poi, soluzioni che possono far diminuire od eliminare del tutto o per brevi periodi l’iperidrosi. Ricordiamo, però, che la sudorazione è un fenomeno indispensabile per il nostro organismo e i medici consigliano a chi ne è particolarmente affetto di non cercare soluzioni drastiche. L’intervento chirurgico, infatti, ha come obiettivo la rimozione di una porzione delle ghiandole sudoripare responsabili dell’eccessiva sudorazione. L’operazione viene effettuata in anestesia locale. Le ghiandole in eccesso sono rimosse attraverso brevi incisioni praticate in zone nascoste. Con questo tipo di procedura l’iperidrosi “ in eccesso” viene risolta in maniera efficace e permanente. Sulle zone del corpo operate rimangono solo delle cicatrici piccolissime che esteticamente non danno assolutamente fastidio. La terapia infiltrativa ( botulinica) invece, è realizzata con infiltrazioni localizzate. Con l’infiltrazione di tessuto botulinico, le innervazioni delle ghiandole sudoripare non percepiscono più l’impulso che le spinge a produrre sudore e per questo motivo si riduce l’attività ghiandolare ed il paziente per 6 – 8 mesi appunto non produrrà sudore. É una tecnica attualmente molto usata anche se c’è da dire che la tossina botulinica è la proteina più tossica che si possa conoscere. In conclusione comunque la classe medica è sempre più propensa a consigliare al paziente stesso una vita più tranquilla e rilassata e non l’operazione che rimane sempre un modo drastico per risolvere il problema.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.