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"JX-594"E’ una scoperta sorprendente che, se confermata nel lungo periodo, promette di aprire nuove frontiere della scienza medica nel settore della cura dei tumori. Lo scienziato canadese, John Bell, ha infatti iniettato nell’organismo sperimentato su malati terminali di tumore, un virus noto come JX-594. Il virus ha distrutto, a quanto risulterebbe dalle prove di laboratorio, solo le cellule cancerogene. Un ampio dossier sull’argomento è stato pubblicato dalla nota rivista americana "Nature", che da qualche settimana monitora da vicino la scoperta.
Il virus in questione è stato ottenuto modificando geneticamente quello del vaiolo che, a quanto si sa da tempo, ha un percorso di propagazione e sviluppo simile a quello di alcuni tipi di tumore. Come talune neoplasie, infatti, JX-594 ha una particolare propensione alla replicazione.
Secondo la ricerca scientifica canadese, del dottor John Bell dell’Ottowa Hospital Research Institute, le terapie anticancro effettuate sfruttando alcuni particolari virus, noti come “oncolitici”, risultata molto efficace da anni.
Il protocollo prevede una iniezione in endovena di un cocktail di questo particolare virus e per ora è stata sperimentata su 23 pazienti, malati terminali di cancro. I pazienti sono stati divisi in 5 gruppi a seconda della quantità di farmaco somministrato. Dopo un periodo di dieci giorni, gli studiosi hanno riscontrato risultati positivi nei malati che avevano ricevuto quantità maggiori di virus. JX-594 si era riprodotto solo nelle cellule cancerose inducendo in esse un processo di regressione e necrosi.
Il 31 agosto 2011 però, ha precisato "Nature" in una nota, che questo processo non è stato stato riscontrato ancora nell’uomo. Si è, infatti, solo ipotizzato che un poxvirus, che si è evoluto per diffusione sistemica ematica nei mammiferi, possa essere progettato per alcuni tipi selezionati di cancro e utilizzato come veicolo per la consegna per via endovenosa dei transgeni antitumorali. JX-594 è un poxvirus oncolitici progettato per la replica, l’espressione del transgene e amplificazione delle cellule tumorali ospitano l’attivazione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) / Ras percorso, seguita da lisi cellulare e conseguente immunità antitumorali.
Qui si mostra in un trial clinico che JX-594 infetta selettivamente, si replica ed esprime prodotti nel tessuto tumorale dopo l’infusione endovenosa, rispetto alla dose iniettata. I tessuti normali non risultano influenzati clinicamente. Questa piattaforma tecnologica apre la possibilità di diffusione prodotti multifunzionali in grado di distruggere soprattutto i tumori solidi e le metastasi.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.