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Sarà davvero difficile quest’anno trovare nei negozi il caro vecchio cappottino sciancrato, perchè per il prossimo freddo il capospalla è over. Sembra di due taglie più grosso quello in tweed di lana con revers di raso di Stella McCartney, e anche quello di Celine non scherza: da portare aperto e solo poggiato sulle spalle, anche in versione patchwork. Si sforma completamente il felpone in neoprene con ricami mohair di Balenciaga, e si comporta come fosse una giacca, sopra le gonne e i tacchi vertiginosi. Tireranno un respiro di sollievo le donne dalle linee un pò curvy, che riusciranno a nascondere con più facilità i punti critici. Ma anche le più snelle potranno sbizzarrirsi, perchè sotto al maxi giaccone fanno da contrasto i leggins aderenti e il pull stretch. Ma sopra guai: addio alle forme che fasciano, benvenute quelle che si allontanano dal corpo.

Gli stilisti si fanno più designer, giocano con le geometrie e coprono le silhouette con vere e proprie opere architettoniche. Sembra che ogni capo abbia una vita a se stante, quasi come se prescindesse dal corpo, come succede con le giacche tre-quarti ‘effetto uovò. E quando gli uomini dicono che alcune donne sanno essere femminili anche solo con una coperta addosso, ebbene hanno ragione: basta guardare il cappotto effetto coperta di lana di Liu Jo, in perfetto stile gaucho. La donna non deve più preoccuparsi di mostrare una linea perfetta anche con il freddo, perchè i volumi sono più morbidi che mai e, soprattutto, la femminilità non ha bisogno di strizzare le forme.

Il cappottino di Just Cavalli pare un rettangolo di panno di lana ancora da tagliare e da misurare sul corpo, invece è proprio il prodotto finito, con le spalle imbottite dal sapore anni Ottanta. Le spalline, appunto, si allargano ovunque, anche nei mega-gilet di Liu Jo con il colletto, o su quello caban reversibile di Missoni, in garze di lana cotta che mescolano i colori caldi. Le linee si allungano, il volume aumenta e si sforma fino all’estremo: pare un mantello di un vecchio eroe la maxi cappa in cashmere di Gucci, larga e lunga fino ai piedi. Crea un effetto simile quella in panno con dettagli di passamaneria di Salvatore Ferragamo, mentre è decisamente più chic la versione firmata Moschino, in raso di seta con le balze e con la doppia fila di bottoni gioiello.

Non tramonta mai il trench, che ora si allunga fino ai piedi e preferisce il velluto e i ricami paisley al classico tessuto impermeabile, come succede con Ferragamo. Triofano i colori scuri, ma quelli caldi, quando ci sono, spiccano: rosso vivo, arancio e rosa carico, spesso e volentieri accostati o mescolati.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.