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"56"Un film sulla giovinezza come lo definì il regista, giovinezza che giunge alla sua perfezione e realizzazione nel momento stesso in cui è sul punto di morire.

Ci sono due bande rivali, i “Greasers” appartenenti al ceto più basso e i “Socials” più aristocratici, i protagonisti del film sono tre membri della prima banda e il loro idolo di nome Dallas,  un po’ più grande, interpretato da Matt Dillon che qui fa il verso egregiamente a Marlon Brando o James Dean.

A causa di un incidente, Dallas, nasconderà i suoi due protetti in una chiesa abbandonata in campagna e proprio lì Ponyboy e Johnny, avranno modo di riflettere su stessi e contemplare l’esistenza fatta anche di splendidi tramonti.

Ricercati dalla polizia e dai rivali, i tre diventeranno dei tragici eroi.

Memorabile la scena finale con Matt Dillon come Jean Paul Belmondo che rappresenta la citazione del film di Godard “Fino all’ultimo respiro”.

Francis Ford Coppola dirige questo bel film dai costi molto contenuti dopo il flop economico de “Un sogno lungo un giorno” del 1982, non vuole essere l’ennesima analisi sui giovani ma piuttosto un film emozionale dove lo spettatore è condotto magnificamente dalla dolcezza alla violenza e viceversa.

Semplicità e lirismo sono i connotati di questo film, ricavato dall’omonimo romanzo di Susan Eloise Hinton che parteciperà anche alla stesura del successivo film di Coppola dal titolo “Rusty il selvaggio”(1983) sempre tratto da un romanzo della Hinton e infatti, i due film possono considerarsi opere gemelle.

“I ragazzi della 56° strada” il cui titolo originale è “The Outsiders”, ha lanciato numerose carriere: Matt Dillon, Ralph Macchio, Patrick Swayze, Rob Lowe, Emilio Estevez e Tom Cruise.

È triste morire senza aver visto “I ragazzi della 56° strada”!

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.