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"CarpinoLa 18edizione del festival della musica popolare e delle sue contaminazioni ‘Carpino Folk Festival‘ è in programma dal 4 al 10 agosto prossimi, con due anteprime a Rodi Garganico e Foce Varano in questi giorni.

Il Gargano è una terra che ha una tradizione di pastori, contadini e pescatori. Oggi, certamente, il Gargano è meta di turismo grazie alle sue coste, allo splendido mare, all’entroterra boscoso e montuoso, all’artigianato locale e alla gastronomia tipica.
Un’attrazione sempre più forte in questa terra è però esercita anche dal patrimonio culturale e musicale che viene continuamente riscoperto e coltivato, dopo essere stato per decenni abbandonato a causa anche della migrazione degli anni ‘50 e ‘60 che ha svuotato queste terre di molta energia spostandola altrove.
Si è assistito e si assiste, quindi, ad una riscoperta della tarantella del Gargano.
Sono molti i gruppi di giovani musicisti e appassionati – coadiuvati in questo dalle amministrazioni pubbliche più lungimiranti – che riprendono in mano canti e testimonianze musicali del passato cercando di salvarle, diffonderle e rinnovarle.
Tra i più vecchi suonatori del Gargano c’è un gruppo che è ormai una leggenda: i Cantori di Carpino (“Tarantella del Gargano” è anche il titolo di un loro sonetto).
I Cantori di Carpino si sono ritrovati in un vortice di attenzione e notorietà da parte di appassionati ed anche studiosi di etnomusicologia (come Alan Lomax e Diego Carpitella che già negli anni cinquanta avevano effettuato approfondite indagini all’interno di un progetto di ricerca con cui hanno raccolto molti documenti sulla musica etnica italiana).
Uno degli aspetti che contraddistingue la Tarantella del Gargano, anche se si dovrebbe parlare di tarantelle del Gargano perché ci sono tra i paesi e territori del Gargano diverse tradizioni musicali che si richiamano alla tarantella, è la presenza forte della “chitarra battente” che ritma i canti, le serenate e le ninne nanne.
Gli antichi rituali delle tarantelle e della cultura popolare sono resi attuali nei ritmi vigorosi di chitarra e tamburi che si possono ascoltare sempre più spesso per le piazze di Carpino e dei paesi del Gargano.
Tra gli artisti:

SUONIDISOTTO
Musiche di Tradizione Meticcia
Il progetto nasce da un’intesa musicale di sei elementi, alcuni dei quali di impostazione accademica, che hanno saputo mescolare tradizione e innovazione. Già il nome del progetto è la chiave di lettura che ci permette di entrare in un nuovo laboratorio di musica popolare impegnato nel recupero delle radici del Sud. Il live dei "Suoni di Sotto", come una forza centripeta volta verso il cuore del Sud, vi catapulterà in un viaggio alla scoperta di melodie passate che gli artisti, seppur provenienti da tradizioni musicali diverse, hanno saputo vestire di eleganza e modernità.

I CANTORI DI CARPINO
Stile, storia e musica alla carpinese
Semplicemente straordinari, gli unici grandi maestri della tarantella. Grazie alla loro memoria non si sono perse nel tempo quelle tradizioni che hanno reso Carpino il punto di riferimento della musica Folk italiana. Le fortunate collaborazioni con Eugenio Bennato, Teresa de Sio, Giovanni Lindo Ferretti e altri hanno portato loro, e soprattutto la loro musica, alla ribalta, riscoprendone e valorizzandone le portentose caratteristiche. Sicuramente i decani della musica italiana: i "Buena vista social club" Garganici, capaci, ultraottantenni, di portare le loro note, la loro arte, la loro inventiva, fatta di ritmi trascinanti e melodie struggenti, in giro per la nostra penisola, di concerto in concerto. Mille anni di musica che risuonano sulle corde della chitarra battente. Chi ha la fortuna di ascoltare i “Cantori di Carpino”, entra in un circuito magico, primordiale. Ti senti proiettato in un mondo scomparso, ma che senti rivivere in te, in una sorta di metempsicosi che ti fa ritornare quello che forse un tempo, in un’altra vita, sei stato.
Scomparsi Andrea Sacco e Antonio Maccarone, è oggi Antonio Piccininno il riconosciuto guardiano della tradizione. Non solo perché l’ha custodita e trasmessa cantando, ma anche perché si è accollato un compito difficile e di straordinario valore: mettere per iscritto questa sapienza orale. Prima che fosse troppo tardi. Antonio Piccininno indubbiamente incarna la figura tipica del cantore tradizionale. Nato nel 1916, dopo appena un anno rimane orfano di entrambi i genitori. Inizia a lavorare come pastore e in seguito come contadino bracciante, per poi spostarsi in paese per prendere moglie. Attualmente è bisnonno. Antonio Piccininno come i "mistici pastori" descritti dal Tancredi in "Folklore Garganico", ispira un innato senso di rispetto verso la saggezza antica del tuo popolo, come gli antichi aedi dell’Iliade e dell’Odissea." Allo spettacolo collaborano sette giovani musicisti carpinesi, che tutt’ora accompagnano il loro “nonno” in giro per il mondo.

ENZA PAGLIARA
Frunte de luna
“In questa voce c’è la terra: le ferite della storia, la dolcezza delle passioni, l’orgoglio stupendo delle illusioni, c’è la pizzica che ossessiona, o che guarisce, o che arrovella”.
Cantante, attrice e percussionista, Enza Pagliara è una delle anime della Notte della Taranta, con la sua voce intrisa di sapori arcaici è tra le più apprezzate interpreti della tradizione musicale salentina. Nella sua carriera ha avuto modo di affrontare un lungo percorso di ricerca musicale, partita dal mondo contadino che la circondava fino a giungere ad esperienze artistiche di rilievo al fianco di Giovanna Marini, Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Noa e Lucilla Galeazzi. In meno di dieci anni di carriera ha realizzato concerti, recital e spettacoli (Canto di Passione nel 2002, Canti Mare nel 2003, Incantamentum nel 2004) non solo in Italia ma anche all’estero come nel caso delle sue esperienze in Russia al Teatro Bolshoij di Mosca e Mussorskij di San Pietroburgo.

MALICANTI XXL ospiti Mike Maccarone, Pio Gravina, Giorgio D’Aria
Tarantelle e Canti Tradizionali delle Puglie
MALICANTI XXL propone i suoni potenti ma tradizionali di MALICANTI, arricchiti dagli interventi di ospiti speciali, interamente appartenenti alle tradizioni musicali pugliesi.
MALICANTI suona e canta le musiche dei modi contadini tradizionali di due aree della Puglia: il Salento e il Gargano.
Il concerto è composto per metà di pizziche e tarantelle da ballo, musica da festa quindi, ritmata e incalzante, e in essi le chitarre battenti e i tamburelli, insieme a organetto e violino, giocano la parte protagonista.
La voce è invece la protagonista del resto del repertorio: serenate d’amore, canzoni di sdegno, e canti alla stisa, a distesa, eseguiti cioè a cappella, a 3 o 4 linee di voci indipendenti.
Malicanti è composto da Valerio Rodelli, Elia Ciricillo e Enrico Noviello, suona dal 1999, ha partecipato ai maggiori festival pugliesi, vinto l’Eurofolk 2005, e si è esibito in diverse nazioni (Colombia, Australia, Spagna, Portogallo, Belgio….).
Per anni MALICANTI ha vissuto volutamente ai margini dei circuiti classici, in una situazione di ricerca umana e musicale fondata sul passare molto tempo con i vecchi contadini e pastori e che ha prodotto originali amicizie intergenerazionali e soprattutto affetti profondi.
Da queste ricerche e da queste amicizie nascono le collaborazioni con gli ospiti speciali:
Giorgio D’Aria, componente dello storico gruppo del Salento, gli Strittuli
Pio Gravina, ricercatore e potente voce di San Giovanni Rotondo (FG)
Mike Maccarone, 87 anni, ex pastore e cantatore tradizionale di Carpino (FG)

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.