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"poulenc1"Come previsto dal cartellone la stagione 2015 della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli sarà inaugurata da quella che è stata definita dal Sovrintendente Massimo Biscardi forse la più bella opera del ‘900: “I dialoghi delle Carmelitane” di Francis Poulenc. Si tratta dell’unica produzione presente nel programma firmata dalla Fondazione. L’opera è tratta dal dramma omonimo di Georges Bernanos pubblicato nel 1949: Poulenc compose le musiche, ne scrisse il libretto e la rappresentò per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 26 gennaio del 1957. Oggi dopo 58 anni torna a rivivere a Bari dove non è mai stata messa in scena.

Per l’occasione è stata organizzata una conferenza stampa per meglio presentare l’evento. Assente lo stesso maestro Biscardi per motivi istituzionali, è stata data la parola al regista Leo Muscato e al direttore Daniel Kawka.

"poulenc"Muscato in parte ne ha ripercorso la storia dei ‘Dialoghi’, “una storia complessa che abbraccia ben sei anni dal 1789, anno della presa della Bastiglia fino alla fine del ‘Terrore’. E’ un grande affresco della Rivoluzione Francese descritto in due mondi: quello interno del convento dove vivono le suore carmelitane e quello esterno dove infuria la rivolta. Solo negli interludi vengono evocati gli avvenimenti esterni.”

Dopo essersi soffermato sulla figura della protagonista, Blanche, ragazza che vive di mille paure dalla nascita, il regista ha parlato della ricerca di una ‘regia invisibile’ come tratto distintivo, con situazioni teatrali che sembrino naturali, ovvie; e del tentativo di rendere necessaria l’opera, anche oggi a distanza di anni.“In un testo sono tre le date importanti. – ha detto Muscato – Quella dell’ambientazione dell’opera, quella in cui è stata rappresentata la prima volta, quella attuale della nostra edizione. Io ho rispettato l’ambientazione originale. La cifra è un realismo esasperato inscritto in uno spazio astratto.” Infine il regista ha elogiato in blocco il cast per la preparazione, l’attenzione e la serietà professionale dimostrate nelle prove.

Il maestro Kawka si è soffermato sul percorso creativo di Poulenc, dopo essersi detto sulla stessa lunghezza d’onda di Muscato. Ha citato un fatto determinante della vita di Poulenc, il quale alla morte di un suo caro amico, Pierre-OctaveFerroud, si recò in pellegrinaggio al santuario della Madonna Nera di Racamadour. Fu colpito dall’atmosfera del santuario e rafforzò la sua fede; quando poi lesse il testo di Bernanos si commosse e decise di metterlo in musica.Lo spirito di risonanza dello scrittore francese è stato felicemente trasposto nell’opera. “Il ritmo di marcia – ha detto il maestro – accompagna tutta l’opera: è la marcia del tempo, ostinata, ossessiva; solo alla fine diventa lenta per sottolineare la morte delle suore sul patibolo, mentre recitano il ‘Salve Regina’. La scrittura di Poulenc è come una colata di lava. I compositori del ‘900 in genere non erano molto prolifici: a parte Debussy, tutti hanno scritto una solo opera in cui veniva concentrato il meglio di sé. “I dialoghi” di Poulenc sono un’opera singolare perché per la prima volta le donne muoiono non per amore ma per motivi religiosi. Inoltre l’intensità emotiva non vi si esaurisce in due o tre scene come in altre opere simili del periodo, ma è come spalmata nel corso di tutta la rappresentazione. Per questo possiamo dire che Poulenc ha scritto un capolavoro.”

Insieme con Muscato e Kawka alla conferenza erano presenti i cantanti e i collaboratori della performance. Citiamo Franco Sebastiani, direttore del Coro, Federica Parolini per le scene, Alessandro Verazzi per le luci, Silvia Aymonino per i costumi, ErmonelaJaho (Blanche) e MartialDefontaine (Le Chevalier de la Force).

Il debutto è previsto per il giorno 30 alle 20,30 al Teatro Petruzzelli. Repliche: domenica alle 18,00; martedì 3 e giovedì 5 alle 20,30.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.