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"FAS1"La Puglia non è solo turismo. Il tacco dello stivale è una terra poliedrica dotata di un potenziale in continua crescita che si apre ai mercati esteri, assumendo dimensioni internazionali grazie all’impegno di chi investe e scommette sulla regione baciata dal sole. La Puglia è, infatti, anche culla di piccole e medie imprese, sparse sul territorio, che ancora creano lavoro ed opportunità. Fra queste realtà si colloca la FAS Spa, un’azienda a conduzione familiare nata nel 1982, specializzata nella produzione di pannolini per bambini e di prodotti per l’igiene intima per le donne. Sita dal 1994 a Corato, FAS si è meritata nel corso di più di trent’anni di duro lavoro, la fama di impresa seria ed affidabile. Un’azienda che cresce rinnovandosi continuamente e badando sempre e scrupolosamente al cliente e alle sue esigenze.

Il cuore di questa realtà imprenditoriale lo si potrebbe individuare nella ferrea etica che è alla base della sua politica aziendale e che non trascura né gli standard qualitativi dei prodotti, né l’ambiente, né il consumatore e né, tantomeno, il dipendente. FAS utilizza, infatti, materie prime naturali come la cellulosa che riduce al minimo il rischio di allergie. Ma non solo. L’attenzione verso l’ambiente si traduce in misure preventive e cautelari che mirano a ridurre l’emissione di CO2 da parte dello stabilimento e a creare merci "FAS2"biodegradabili. Di qui anche l’adozione della Certificazione FSC (“Per ogni albero abbattuto il fornitore si impegna ad impiantarne almeno due”). Altrettanta attenzione è quella prestata da FAS ai suoi dipendenti per cui l’azienda organizza periodici corsi di formazione e sicurezza oltre che iniziative che coinvolgano anche le loro famiglie, come “Apri gli occhi” e “Bimbi in ufficio”, l’una per sensibilizzare gli operai ad una maggiore attenzione alla sicurezza sul luogo di lavoro e l’altra che ha aperto le porte dell’azienda ai figli dei lavoratori FAS per far conoscere loro, più da vicino, le mansioni di cui si occupano i loro genitori.

Rispetto, serietà e costanza: sono queste le prime qualità per cui si distingue FAS, azienda che ha anche dato largo spazio all’assunzione nel suo organico di numerose dipendenti donne che al momento corrispondono al 35% dell’intero personale di collaboratori. Abbiamo intervistato Francesco Squeo, Amministratore Delegato di FAS Spa, per conoscere meglio, attraverso la voce di chi le ha dato vita, la realtà della sua impresa.

Sig. Squeo, una delle principali mission di FAS è la piena soddisfazione del consumatore, garantendogli un elevato standard qualitativo dei prodotti rilasciati sul mercato. Come si rinnova la Sua azienda per venire in contro alle mutevoli esigenze del cliente?

Innanzitutto cominciamo con le verifiche del mercato valutando l’offerta dei nostri competitors e, sulla scorta di questo, facciamo le nostre analisi. Chiarito questo aspetto, lavoriamo all’interno della nostra realtà formando costantemente il nostro personale, perché riteniamo che sia fondamentale disporre di dipendenti qualificati che si occupino correttamente sia dei cicli produttivi che del controllo della qualità dei prodotti. Per tal motivo, organizziamo costantemente corsi formativi per un miglioramento continuo. Dopodiché lavoriamo sugli investimenti tecnologici perché, oltre ad un processo formativo del personale, serve anche l’adozione di sistemi di produzione all’avanguardia che permettano di realizzare prodotti di alta qualità. È per questo che negli ultimi anni stiamo intensificando gli investimenti sulla tecnologia.

Quanto ritiene possa essere incidente, per un’azienda, una buona strategia di marketing? Ritiene che possa addirittura porre in ombra la qualità stessa del prodotto promosso?

"FAS3"La qualità del prodotto resta primaria, ma assistita da una buona collaborazione, il progetto diventa vincente. Al primo posto bisogna sempre considerare la qualità del prodotto, però. Per quanto riguarda Fas, noi negli ultimi tempi, proprio perché la nostra azienda non è di grosse dimensioni, abbiamo stretto accordi con partners nazionali assieme ai quali abbiamo affrontato delle attività di comunicazione anche a livello nazionale.

La Sua azienda ha risentito della crisi economica degli ultimi anni? Quali sono, a Suo avviso, le difficoltà che il mercato italiano ancora incontra e a cui il governo potrebbe porre rimedio?

La crisi è sentita, nonostante i segnali di ripresa degli ultimi mesi. Si tratta soprattutto di una crisi di consumo, i nostri prodotti sono di largo consumo, quindi, risentiamo di questa situazione. Come combattere la crisi? Occorrerebbe innanzitutto eliminare il sistema burocratico, perché secondo me è il principale fattore che non fa decollare i consumi. Occorrerebbe, poi, che ci fosse una seria politica anche da parte degli istituti bancari. Loro sono in possesso di grosse liquidità e devono iniziare a cambiare rotta concedendole alle imprese serie. Noi al momento stiamo anche tentando di trovare delle soluzioni e creare delle opportunità soprattutto per l’estero. Oggi, per le imprese italiane, è un buon momento per proporsi all’estero. Abbiamo paesi emergenti, come nell’area del Nord Africa, e con cui stiamo trattando sperando, in questi giorni, di concludere un importante accordo anche con alcuni paesi del Sud America. Anche la Cina è un ottimo mercato perché lì il made in Italy è molto richiesto. Le opportunità di crescita per le imprese italiane oggi, insomma, credo che potremmo averle su proposte per l’estero.

A proposito della Cina e del mercato interno, questa volta: ritiene che possa essere un concorrente pericoloso per il mercato italiano?

Secondo me, al momento, il mercato cinese è meno pericoloso rispetto a qualche tempo fa."FAS5" Oggi la Cina risente del grosso problema relativo ai recenti cambiamenti nel valore del cambio euro-dollaro. Questo ha reso meno competitive le importazioni dalla Cina. Un altro fattore da considerarsi è poi, indubbiamente, la qualità delle merci: la Cina non esprime la qualità, non a caso oggi è tornata forte la richiesta di prodotti made in Italy perché sono sinonimo di alta qualità. Credo che ci saranno delle variazioni su questo aspetto, nel senso che noi imprese italiane avremo più possibilità di proporci mentre caleranno le possibilità della Cina di proporsi sul mercato italiano.

Ho saputo che la Sua azienda volesse acquisire la Certificazione Halal, ci è riuscita?

Sì, l’abbiamo acquisita qualche mese fa ed è quindi già operativa. Questa ci darà un valido aiuto per le proposte all’estero. È una certificazione di qualità a tutti gli effetti: si vanno a verificare tutti i processi produttivi e le caratteristiche delle materie prime. Il popolo musulmano è attento a materie prime in cui ci siano anche degli elementi di origini animali. Noi abbiamo verificato tutta la filiera, dai fornitori delle materie prime sino al nostro ciclo produttivo, adottando criteri che garantiscano l’esclusione di determinati elementi dai nostri prodotti.

La FAS pone tanta attenzione tanto al cliente quanto al dipendente, organizzando iniziative che coinvolgano le famiglie di chi lavora all’interno della sua realtà come, “Apri gli occhi” del 2014 o la più recente “Bimbi in ufficio”. Che risposta avete ottenuto?

Sono state due operazioni molto sentite dai nostri stessi collaboratori. Ci teniamo molto a garantire la sicurezza sul posto di lavoro dei nostri dipendenti, cercando di evitare il fenomeno di infortunistica. È così che, un anno fa, è nata l’idea di usare, in alternativa ai soliti strumenti visivi e comunicativi, la collaborazione dei figli dei dipendenti in un’iniziativa in cui fossero loro stessi a dare delle indicazioni ai loro genitori per prestare attenzione a determinati movimenti nel ciclo produttivo. È stata una bella operazione, "FAS7"abbiamo fatto degli scatti fotografici con cui abbiamo tappezzato la zona relativa alla produzione. Qualche giorno fa, invece, abbiamo portato avanti l’altra iniziativa che è consistita nell’organizzare un pomeriggio con tutti i familiari dei nostri dipendenti. Si è voluto creare, insomma, un incontro per far conoscere ai propri figli il luogo di lavoro del proprio papà o della propria mamma, portandoli lì fisicamente e mostrando loro quale fosse la mansione da ciascuno svolta nell’ambito dell’azienda.

Quali si possono ritenere, dunque, i punti di forza principali della realtà imprenditoriale FAS?

Innanzitutto la nostra organizzazione anche a livello familiare. Siamo una piccola azienda con una struttura di carattere familiare che ci consente di essere un’impresa molto elastica ed energica. Nel contempo, negli anni, abbiamo sempre portato avanti i processi di investimento degli utili aziendali, e questo è una grande forza. Infine, ma non in ultimo, come le dicevo prima per noi è fondamentale anche la formazione dei nostri collaboratori, il che è una grande risorsa.

 

 

 

 

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.