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"Depressione"In una vita frenetica come quella attuale, dove davvero sembra che il mondo corra veloce, spesso può capitare di essere stanchi già dal mattino, senza voglia di affrontare la giornata. O magari, questa stanchezza, può protrarsi per giorni. Sono stati d’animo normali, che possono capitare a chiunque. Se, però, la stanchezza, la malinconia, la mancanza di fiducia in se stessi, continua per settimane, per mesi, allora è possibile che ci si trovi di fronte ad una delle varie forme possibili di depressione. I nostri sospetti, possono diventare certezza se, contemporaneamente, ci sono cambiamenti anche in altre funzioni naturali, come ad esempio il dormire male e poco, il non mangiare, o al contrario cercare sempre lo stesso cibo; ancora, se ci si trova in uno stato di sconforto prolungato, oppure ancora se c’è una visione pessimistica del futuro. La depressione, non è una malattia “rara”, anzi è un disturbo molto comune. Nei paesi occidentali colpisce, una persona su sei, almeno una volta nel corso della propria vita. Secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità), nel mondo ci sono circa novecento milioni di persone, che durante la loro vita, hanno avuto un breve o lungo periodo di depressione. Molti studi sono stati fatti su questa malattia. Uno di questi ci dice che sono i giovani( in maggioranza le donne), che sono quelli più vulnerabili e più propensi ad ammalarsi di depressione. Fra le cause, i molti avvenimenti che ci possono essere nelle nostre famiglie ( divorzio dei genitori, perdita di un caro), oppure nella sfera sociale ( mancanza di lavoro o improvviso licenziamento). Una cosa molto importante da dire, è che la depressione può e deve essere curata, ed il ruolo dei familiari, vicino al soggetto depresso è fondamentale. Nei giovani, ad esempio, una depressione non curata, può portare alla tossicodipendenza e nel peggiore dei casi al suicidio. Molti medici, poi, danno molta importanza alla tesi della predisposizione genetica. Spesso, infatti, esistono dei soggetti più vulnerabili di altri nei confronti della depressione. Soggetti vulnerabili, e questo lo abbiamo appreso dalle cronache degli ultimi anni, sono anche gli atleti sportivi, anche se in seguito vedremo come proprio lo sport, possa aiutare ad eliminare questa malattia. Calciatori, ad esempio, a fine carriera, possono subire forti traumi psicologici e cadere nell’incubo depressivo.

"Depressione"Casi drammatici, come quello di Gianluca Pessotto, ex giocatore della Juventus, il quale a fine carriera, tentò il suicidio, gettandosi dal balcone, si spera in futuro non possano più accadere. Forse sarà un semplice caso, ma dopo quell’episodio, molte società professionistiche, hanno inserito nel proprio organigramma uno psicologo. L’uomo Pessotto, sta pian piano uscendo dall’incubo, grazie soprattutto all’aiuto della moglie, e della dirigenza bianconera, che lo ha inserito brillantemente nel proprio staff dirigenziale, regalandogli ancora un futuro nel mondo dello sport. In termini medici, bisogna dire che, i principali neurotrasmettitori implicati nella malattia depressiva sono: la serotonina, la noradrenalina e la dopamina. Grazie agli studi fatti, sembra esserci una corrispondenza fra depressione e insufficiente disponibilità, di uno o più di questi tre neurotrasmettitori. La terapia è a base di psicofarmaci. Gli antidepressivi triciclici, quelli inibitori della monoammino ossidosi, e quelli di seconda generazione, sono i farmaci consigliati, per curare la depressione. In alternativa ai farmaci, molti psicoterapeuti, consigliano come una intelligente terapia, e come scritto in precedenza, praticare o almeno avvicinarsi allo sport. Lo dimostrano anche studi scientifici effettuati presso l’Università di Durham e presso il dipartimento per la salute pubblica della California- Berkeley school. Test effettuati sui pazienti, infatti, dimostrano che chi ha praticato sport, come terapia antidepressiva, presenta una bassissima percentuale di “ ricaduta”, rispetto ad un paziente che invece ha utilizzato in terapia solo farmaci. Si è evidenziato, cosi’, che l’esercizio dello sport, aiuta a superare la depressione, grazie alla possibilità di sfruttare potenzialità antidepressive delle discipline sportive, quali: la capacità di stimolare la serotonina, che regola umore e attività; l’opportunità di spostare il focus dell’attenzione da pensieri negativi; la possibilità di nuove relazioni di gruppo. Il paziente, deve essere seguito, però, da un professionista della salute mentale, che studierà per il soggetto, un programma di riabilitazione psicologica. Depressione, quindi, una parola ed una malattia, possibilmente da eliminare, dal nostro personale vocabolario.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.