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"1036168_MGTHUMB-INTERNA"Arrivata alla sua dodicesima edizione l’Earth Hour, l’evento ormai di respiro planetario si riconferma anche in tutta la Puglia e a Bari. Sabato 30 marzo, per un’ora, a partire dalle 20,30, nel capoluogo del tacco d’Italia, al fine di sensibilizzare i cittadini sulle questioni legate ai cambiamenti climatici i 197 lampioni storici del Lungomare, simbolo della città, si spegneranno. In contemporanea il Maestro Paolo Lepore dirigerà, nella Basilica di San Nicola, il Coro del Faro, con voci soliste di Stefania Di Pierro, Gaia Gentile e Lorella Falcone, pianisti Gianna Valente, Beppe Fortunato e Nico Marziliano.

I quasi tre chilometri di marciapiede che partono dalla spiaggia di Pane & Pomodoro sino all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale saranno illuminati solo dalle stelle. Fabrizio Stagnani, attivista del Wwf Levante Adriatico e referente per la Puglia del Wwf Young Italy, in merito all’evento: “Che nessuno si spaventi a vedere l’illuminazione pubblica spenta. Non sarà un disservizio per il quale additare il primo funzionario che capita a tiro. Anzi, solo un piccolo simbolo, un gesto, per partecipare ad evento mondiale all’insegna del cambiamento. Serve un’inversione di tendenza repentina per riprendere in mano le redini di un pianeta allo sbando sempre più abusato e quindi a rischio. Unica l’opportunità di trovare il lungomare spento, occasione per lasciare la macchina e farsi una passeggiata insolita e ricca di riflessioni.”

"earth-hour"Tutta la cittadinanza, nel suo piccolo è invitata a partecipare anche da casa, solo per un’ora l’invito è a spegnere le luci, accendere una candela magari, e fermarsi a leggere un libro, parlare con il proprio coinquilino, guardare il cielo o fare qualcosa che non si fa più da tanto tempo senza device elettronici davanti agli occhi. Nicolò Carnimeo, presidente del Wwf Levante Adriatico e delegato per la Puglia del Wwf Italia, chiosa: “Questa manifestazione ci ricorda ancora una volta che è arrivato il momento del cambiamento, che deve partire da ciascuno di noi! Modificare il proprio stile di vita e la nostra scala di valori è il primo passo. Bisogna riportare al centro dell’attenzione la nostra umanità più profonda, quella legata al rapporto di equilibrio con l’ambiente naturale. La Puglia intera, gli attivisti del wwf, sabato 30 marzo, dalle 20.30 spengono la luce!"

L’Earth Hour 2019, a Bari ha ricevuto il supporto e patrocinio del Comune, ma vanta a livello nazionale anche quelli della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Fondazione Matera 2019, ANCI, Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con il MIUR e il Wwf Young Italy. Inoltre l’iniziativa è supportata da Mare d’Inchiostro, il Festival della Letteratura del Mare.

Gli astronauti che guardano il Pianeta dallo spazio ne osservano la sublime bellezza, ma ne colgono anche la grande fragilità. La nostra “Casa” è a rischio perché le attività umane stanno minando la salute del sistema climatico e degli ecosistemi, mettendo a rischio la sopravvivenza delle specie animali e vegetali, minando le basi della civilizzazione e della sopravvivenza degli esseri umani. 

Earth Hour è un inno collettivo alla bellezza e alla fragilità del Pianeta e un grido per fermarne la distruzione. Insieme è possibile.

Le sfide globali – Il cambiamento climatico mette a rischio il pianeta come lo conosciamo, la perdita di natura rende tutti più poveri

 Il WWF promuove una grande mobilitazione internazionale mirata a incrementare la consapevolezza del valore della natura e della biodiversità da parte dell’opinione pubblica in tutto il mondo (che ambisce a coinvolgere e ingaggiare un miliardo di persone). Mentre i sondaggi dimostrano che la consapevolezza del rischio enorme rappresentato dal riscaldamento globale sta aumentando nella popolazione, tutti dobbiamo essere maggiormente consapevoli che la protezione della biodiversità planetaria è la garanzia dello sviluppo, della prosperità e del benessere per l’umanità intera. I sistemi naturali e i cicli biogeochimici generati dalla diversità biologica consentono il funzionamento della nostra atmosfera, degli oceani, delle foreste, del suolo, dei paesaggi e dei corsi d’acqua. Sono, semplicemente, una condizione necessaria affinché la nostra società moderna continui ad esistere.  L’acqua che beviamo, l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo derivano dalla natura. Una natura vulnerabile rende tutti noi più vulnerabili.

L’opportunità globale – Insieme possiamo creare un futuro migliore. La scienza non è mai stata così chiara, la consapevolezza non è mai stata più grande. Ora è il tempo per agire in maniera decisa.

Serve una forte inversione di rotta per fermare sia il cambiamento del clima, sia il declino dei sistemi naturali che supportano la vita di noi tutti. La politica e l’economia non si rendono conto di questo valore immenso, e il capitale naturale non viene neanche preso in considerazione come base indispensabile per ogni sviluppo umano. Tutto questo deve cambiare. Siamo la prima generazione che ha una chiara idea del valore della natura e dell’enorme impatto che le abbiamo provocato. Possiamo però essere anche l’ultima in grado di agire per invertire questo trend. Dopo potrebbe essere troppo tardi. L’obiettivo è ottenere l’impegno concreto e tangibile: la curva di perdita della biodiversità nel mondo deve essere significativamente invertita entro il 2030.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.