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"Bari
Per la IX Edizione dell’ormai consolidato appuntamento musicale, Bari in Jazz, il testimone della direzione artistica passa al trombonista barese Gianluca Petrella che, dopo diciotto anni di lontananza dalla sua città, con questo incarico riprende un “discorso interrotto”. Non ci saranno elementi di rottura rispetto alle precedenti edizioni curate da Roberto Ottaviano, ma totale continuità; l’iniziativa, infatti, offrirà alla città il giusto equilibrio tra la musica per un pubblico di massa, la musica di avanguardia e la ricerca delle eccellenze.
Questa edizione si aprirà il 1° giugno presso il Teatro Petruzzelli con il trombettista e compositore libanese Ibrahim Maalouf, noto per il suo stile che unisce tradizione jazzistica ed influenze della musica mediorientale. Martedì 25 e il mercoledì 26 giugno sarà la volta del poliedrico Bobo Rondelli, il “viaggiatore dei sogni” – come ama definirsi egli stesso – che, insieme all’Orchestrino, una brass band composta da musicisti attivi nella scena jazzistica italiana, si esibiranno in un primo momento presso la Casa Circondariale di Bari in una performance dedicata ai soli detenuti e, successivamente per le vie del centro di Bari secondo un percorso in fase di definizione. La nona edizione di Bari in jazz coinvolgerà la città spostandosi in nuove location come ad esempio il parco di Punta Perotti che farà da sfondo per gli appuntamenti successivi. Il 26 giugno alle ore 21.30 ci sarà la prima nazionale di una produzione speciale a cura di Rob Mazurek, che vedrà, accanto al trombettista e cornettista americano, alcuni tra i migliori talenti del new jazz italiano, tra i quali diversi pugliesi D.O.C. (Gaetano Partipilo, Mirko Signorile, Cinzia Eramo, etc.). Giovedì 27 giugno si esibirà alle 21.00 il Marco Benevento Trio, un trio proveniente da Brooklyn, il cuore pulsante del Jazz, mentre, alle 22.30, salirà sul palco il Dimitri Jazz Folklore, una delle realtà più originali del jazz italiano, che presenterà l’apice del proprio percorso artistico: “La società delle maschere”. La chiusura, venerdì 28 giugno, sarà affidata al trio di “giganti”: John Medeski, Billy Martin e Chris Wood che hanno fatto e continuano a fare la storia del jazz contemporaneo. Accanto ai suoni provenienti da tutto il mondo, questa edizione proporrà momenti alternativi e collaterali di ricerca e scoperta attraverso la presenza di scenari di musica elettronica, grazie ai dj in apertura dei concerti, e alle Lezioni di jazz curate da Stefano Zenni e Roberto Ottaviano in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari. Questi ultimi appuntamenti non vogliono essere meramente didattici ma rappresentare un’occasione per parlare di questo genere musicale rendendolo uno spettacolo all’interno dello spettacolo dell’intera manifestazione. Tali lezioni, ha precisato lo stesso Ottaviano, continueranno anche durante il Locus Festival ed il Locomotive Jazz Festival ed avranno come temi centrali: il jazz nel dopoguerra, il jazz italiano nel mondo e il jazz pugliese in Italia e nel mondo, così da allargare la conoscenza di questo genere musicale. Si tratta di una edizione che sicuramente incuriosirà un pubblico eterogeneo, offrendo una visione globale ma anche locale di questo panorama musicale e mescolando in maniera omogenea talenti locali al più importante jazz internazionale contemporaneo. Una grande scommessa per la Puglia che ormai, con il Puglia Jazz Network punta non solo a far “sopravvivere” e promuovere la propria musica ma a rilanciare il genere diventandone protagonista propositivo a livello internazionale.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.